Ius soli rinviato a dopo l’estate. Il tema della cittadinanza agli immigrati è troppo divisivo, rischia di mettere a rischio la tenuta del governo. Paolo Gentiloni lo sa: “Non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva”, ha detto domenica pomeriggio il presidente del Consiglio.
Brinda il leader della Lega, Matteo Salvini: “In Senato siamo 13 su 300 ma abbiamo fatto il diavolo a quattro e la legge sulla cittadinanza regalata non la possono approvare e ne riparleranno in autunno. Se ci riproveranno torneremo a bloccare il Parlamento – promette il Matteo padano – e spero che tutte le piazze d’Italia ci diano una mano”.
Giorgia Meloni su Facebook: “Lo ius soli e’ un attacco agli italiani e un attentato alla nostra Costituzione. Non si regala la cittadinanza a centinaia di migliaia di persone perche’ Renzi e il Pd hanno bisogno di nuovi elettori. Contro questa proposta di legge noi di Fratelli d’Italia abbiamo portato in piazza davanti al Senato tutto il centrodestra, abbiamo gia’ raccolto 50 mila firme e per tutta l’estate il nostro camper girera’ l’Italia per consentire ai cittadini di dire ‘no ius soli’. Nel caso in cui Renzi e Gentiloni decidessero di riportarla in Aula siamo pronti a fare le barricate”.
Forza Italia approva. “Saggia, una volta tanto, la decisione del Governo di rinviare l’esame della legge sullo ius soli”, dice Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda. “Evidentemente – osserva – oltre alla paura di non avere i numeri, ha fatto breccia il ragionamento che in piena emergenza migranti insistere su una legge premio a favore degli immigrati sarebbe stato un altro incentivo allo sbarco”.
Critiche al governo e al Pd piovono da sinistra: “Il governo – sottolinea Roberto Speranza, leader di Mdp, in un’intervista a Repubblica – quando ha voluto ha sempre trovato i voti. Sullo ius soli bisogna andare avanti, si può fare. Il Pd sta semplicemente cedendo alla destra e alla sua propaganda”.
Il presidente di Centristi per l’Europa Pier Ferdinando Casini da Catania: “Sullo Ius soli da 15 anni dichiaro di essere favorevole: non c’entra niente con l’immigrazione. Pero’ credo la soluzione a cui e’ arrivato il premier Paolo Gentiloni sia di serieta’ e di ragionevolezza perche’ ha preso atto delle divisioni all’interno della maggioranza”.
Assai critico il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che così commenta il rinvio in autunno della discussione in Senato del ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia: “La marcia indietro del Governo rappresenta un atto di debolezza, che rimanda, ancora una volta, il riconoscimento dei diritti dei cittadini migranti nati e cresciuti nel nostro Paese. A settembre si voti e si approvi lo Ius soli”.