"Ogni giorno ci cerchiamo e ci incontriamo per raggiungere nuovi traguardi, accompagnati dallo stesso sole" recita il promo della settima conferenza Italia-America latina e Caraibi, in programma a Milano il 12 e 13 giugno. "Un sole – aggiunge Mario Giro, sottosegretario degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – che passa tra due emisferi e che esprime il legame tra l’Italia e il sub-continente latino americano". Valori e aree di cooperazione comuni, azioni congiunte e obiettivi concreti sono gli ingredienti della conferenza, intitolata "Per una visione comune" e organizzata dal Maeci in collaborazione con l’Istituto Italo-latino-americano e gli ambasciatori latino-americani accreditati a Roma.
Un’iniziativa che costituisce il momento culminante e di sintesi delle relazioni bilaterali tra l’Italia e le regioni latino-americana e caraibica: un dialogo che si articola in rapporti politici, culturali ed economici con i Paesi dell’area, con una particolare attenzione rivolta ai processi di integrazione in atto nel sub-continente.
La conferenza di quest’anno, spiega il sottosegretario agli Esteri, "sarà un po’ diversa dal solito", dato il livello di partecipazione atteso senza precedenti: quattro presidenti, quindici ministri degli Esteri e i vertici delle principali organizzazioni regionali e delle banche di sviluppo che, nel corso di due giorni e quattro sessioni, animeranno uno scambio di idee sul futuro e le prospettive dei rapporti.
"L’America latina è molto cresciuta negli ultimi dieci anni – continua Giro – applicando programmi di welfare innovativo che hanno portato decine di milioni di persone fuori dalla povertà". Tutto questo "si inserisce in una discussione sul welfare sostenibile che interessa molto anche l’Europa" dice il sottosegretario agli Esteri che spiega come ci sia, in questo senso, "un’intensità politica nel nostro rapporto" che si esprime anche "nella decisione di intitolare questa edizione della conferenza ‘Per una visione comune’".
"C’è una domanda – afferma Giro – alla quale dobbiamo provare a rispondere insieme, e cioè come si può vivere nella globalizzazione con un occhio attento alle questioni sociali e in particolare alla lotta alla diseguaglianza e alla povertà". La conferenza Italia-America latina e Caraibi, che ha come partner la Regione Lombardia, il comune di Milano ed Expo, culminerà nel progetto di una Dichiarazione finale, che identificherà azioni congiunte e sarà stilata in collaborazione con l’Iila.
L’evento seguirà il vertice Ue-Celac, in programma a Bruxelles il 10 e l’11 giugno e al quale parteciperà il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e si terrà nella sede della Regione Lombardia, il primo giorno, e presso il Palazzo Italia dell’Expo, il secondo giorno. La conferenza, che secondo Giorgio Malfatti di Monte Tretto, segretario generale dell’Iila, "è largamente condivisa dai nostri amici latino americani", ha anche l’obiettivo di rispondere alle richieste che l’intera regione fa all’Italia. "I partner latino americani – afferma il sottosegretario agli Esteri – ci chiedono di esportare il nostro modello di Pmi e di distretti industriali" perché "viene considerato un modello non invasivo, ma collaborativo".
L’America Latina chiede all’Italia anche una "collaborazione scientifica e di alta tecnologia – spiega Giro -, una collaborazione universitaria attraverso lo scambio di studenti e professionisti, e un aiuto nella valorizzazione dei beni culturali".
Proprio sul restauro del patrimonio artistico si sofferma Malfatti ricordando che l’Istituto Italo-latino americano "agisce sui programmi della Cooperazione italiana in tre Paesi considerati prioritari, Cuba, El Salvador e Bolivia" e che in questo momento è impegnato in "due programmi che riguardano il restauro degli edifici dell’Avana storica, a Cuba, e quello di un’intera area dei sobborghi di Santiago del Cile".
Anche Giro pone l’attenzione sul ruolo dell’Iila, che definisce "un importante strumento grazie al quale riusciamo a essere presenti e a comunicare costantemente in America latina". Per quanto riguarda quello che l’Italia fa nel sub-continente, infatti, Malfatti ricorda che "l’Istituto Italo- latino americano porta avanti gran parte dei progetti del governo italiano in quell’area". Tra questi, il programma "Eurosocial 2" dell’Unione europea, di cui l’Iila coordina il settore Lavoro e coesione sociale per conto dell’Italia, e diversi progetti volti a combattere il narcotraffico nell’America centrale. In questo senso, il sottosegretario del Maeci afferma che "l’Italia, da diversi anni, porta avanti un programma di sostegno e una strategia di sicurezza molto apprezzati" e che è sostanzialmente "l’unico Paese europeo che si applica ad aiutare i nostri partner centro-americani su questa questione".
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