"Come fa l`Europa a vietare ai pescatori siciliani di pescare il pesce spada o il tonno e, nello stesso tempo, a girarsi dall’altra parte di fronte al dramma che si ripete a Lampedusa e sulle nostre coste?". Lo scrive, in un editoriale pubblicato dal Tempo, l’ex ministro degli esteri Franco Frattini.
"L’immigrazione non riguarda numeri ma vite umane. E’ un dramma contemporaneo che vede, da un lato, trafficanti di uomini senza scrupoli e, dall’altro, una comunità internazionale vile che scarica la responsabilità sui Paesi che devono fronteggiare inevitabilmente il problema. Lo dico con tristezza, visto che sono stato commissario dell’Ue per l’immigrazione e ministro degli Esteri italiano – ricorda Frattini – Il nostro Paese è la porta dell’Europa, non può diventare la sua guardia di frontiera. Ovviamente rendiamo onore a tutti coloro che salvano ogni giorno vite umane. Ma dovrebbe essere chiaro che lo facciamo anche nell`interesse dei tedeschi, degli olandesi o dei belgi. Ci aspettiamo da loro gesti concreti di solidarietà".
Frattini indica due direzioni: creare centri di accoglienza nei paesi d’origine e di transito e distribuire gli immigrati nei paesi europei. "Abbiamo stanziato altri 70 milioni di euro per l’operazione ‘mare nostrum’, dobbiamo ottenere che i finanziamenti europei siano almeno raddoppiati. Se l’Ue non agirà in questo modo continuerà a essere un organismo burocratico lontano dalla vita reale".
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