Ha cominciato l’Inghilterra. Un inizio però alla grande: i dollari americani che sono partiti alla conquista del calcio europeo puntando subito sul Manchester United, il secondo club al mondo, per quello che riguarda l’aspetto economico, il valore, dietro solo al Real Madrid, almeno secondo l’ultima valutazione data da ‘Forbes’. Un primato che gli inglesi avevano e che hanno perso per un niente: 3,3 miliardi di dollari il valore dato al Real Madrid contro i 3,17 per gli inglesi. Che poi, come proprietà, sono americani visto che il pacchetto è detenuto dalla famiglia Glazer. E quell’acquisto, cominciato nel 2003, ne ha portati altri, l’ultimo l’altra settimana quando il proprietario dei Jacksonville Jaguars, il pakistano-americano Shad Khan si è preso il Fulham. Adesso sono sei le società della Premier League che parlano americano, una moda che ha contagiato anche l’Italia con lo sbarco della cordata Pallotta che si è presa la Roma, primo club italiano finito sotto la bandiera a stella e strisce. Una tendenza che fino a qualche anno fa poteva sembrare solo fantascienza, perchè gli americani e l’America in generale il calcio non l’hanno mai avuto nel cuore. Una volta però, adesso è tutto diverso.
Cresce il soccer sul territorio USA, aumenta la passione per quello europeo, il più importante e il più apprezzato. Al punto che anche negli Stati Uniti si combatte per i diritti televisivi per trasmettere i campionati europei, dalla Premier League, ma anche al campionato italiano. NBC Universal, per fare un esempio molto significativo, si è aggiudicata i diritti per la Premier League per tre anni sborsando 250 milioni di dollari, più del triplo di quello che aveva pagato, in precedenza, la Fox che, attraverso ‘Fox Soccer Channel’ ha trasmesso fino alla conclusione della stagione il campionato inglese. Una crescita esponenziale che si potrà vedere dallo spiegamento di forze, e di ore di trasmissione, che, dal momento del fischio d’inizio della stagione 2013/14, metterà in campo NBC. Tutte le 380 partite saranno mandate in onda in diretta per un totale di 600 ore e gli incontri saranno visibili anche in ‘streamed live’. Ma non è tutto perché ci sarà anche la possibilità di assistere alle partite con il commento in spagnolo attraverso l’associata Telemundo. Questo per l’Inghilterra, che ovviamente rappresenta il mercato principale, ma non si devono dimenticare anche gli altri campionati a cominciare da quello spagnolo e poi c’è, come abbiamo detto quello italiano, i cui diritti, come l’iberico, sono stati acquistati l’anno scorso da beIN Sport USA, che fa parte di Al-Jazeera Sport Media Network.
Dalla tivù alle amichevoli, ai tornei, in questi ultimi anni si è assistito a una escalation di interesse e di pubblico. Dei grandi club europei ormai non ce n’è rimasto uno che non sia mai passato da New York o Los Angeles e quest’anno poi è stato organizzato un torneo davvero ad altissimo livello con la partecipazione di otto grandi club che, dopo aver cominciato il loro viaggio in diverse sedi si ritroveranno tutti, per il gran finale, a Miami. Tra i magnifici otto anche i campioni d’Italia della Juventus, poi Milan e Inter oltre a Real Madrid, Everton, Chelsea, Valencia e Los Angeles Galaxy che rappresenteranno gli Stati Uniti. Club da acquistare, diritti televisivi, partite amichevoli e non si devono nemmeno dimenticare le accademie, le scuole di calcio che, sotto il nome di club italiani ed europei hanno invaso gli States. Poi, ultimo, ma solo perchè si tratta della novità più recente anche il mondo dell’industria della moda americana guarda l’Italia. È successo con ‘Brooks Brothers’, il marchio di abbigliamento nato a New York nel 1818 che ha concluso il mese scorso una partnership con l’Inter, un accordo della durata di due anni. Fuori dal campo nelle prossime due stagioni i nerazzurri quindi vestiranno ‘Brooks Brothers’ che ha scalzato Versace che fino alla conclusione dell’ultimo campionato ‘vestiva’ gli interisti. E alla fine del mese, in occasione della tournée negli USA della squadra del presidente Moratti ora allenata da Mazzarri, ci sarà uno ‘special event’ ospitato ovviamente da ‘Brooks Brothers’ e che si terrà a New York City, l’occasione per presentare nuovi capi di abbigliamento che poi in Italia saranno indossati dai calciatori e dal corpo tecnico della squadra milanese.
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