Roberto Maroni si insedierà in Regione Lombardia il 15 marzo, con ogni probabilità, come egli stesso ha spiegato al termine di una serie di incontri a palazzo Lombardia, in qualità di governatore eletto. Intanto il segretario del Carroccio guarda al voto nazionale: “l’unica strada è un governo di grande coalizione, che duri cinque anni, affronti la crisi economica e faccia quelle riforme costituzionali che da troppo tempo sono attese”. Ritorno alle urne nei prossimi mesi? “Mi auguro di no”, risponde.
Maroni ha annunciato di aver chiesto un incontro, anche a nome dei governatori leghisti di Piemonte e Veneto, con il presidente del Consiglio, Mario Monti, in vista del vertice europeo del 15 marzo. "Ho chiamato oggi palazzo Chigi, perche’ mi sembra piuttosto singolare che il presidente del Consiglio convochi Bersani, Berlusconi e Grillo sul vertice europeo di marzo e non senta i governatori del Nord". Il governatore ha spiegato di non avere parlato direttamente con il presidente del Consiglio, Mario Monti, “ma con i suoi assistenti”, ai quali ha chiesto di poter essere ricevuto, insieme a Roberto Cota e Luca Zaia, a Palazzo Chigi. “Mi auguro che ci incontri prima del vertice, nell’interesse del Nord e dell’Italia tutta”.
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