Oggi come ieri, in Argentina per cercare di sconfiggere la crisi. Ma se negli anni ’50 si partiva su una nave, pronti ad attraversare l’oceano in cerca di una vita migliore, con un viaggio che durava mesi, oggi si prende l’aereo e nel giro di 12 ore al massimo si arriva a Buenos Aires. Lo fanno i giovani italiani ed europei, quelli che hanno tra 25 e 35 anni d’età.
L’Argentina da tempo si è lasciata alle spalle gli anni del default. Certo, i problemi ci sono: l’inflazione cavalca al tasso del 25% all’anno ed è anche vero che non sono solidissime le basi per la crescita. Tuttavia la povertà è diminuita di molto, così come la disoccupazione. Inoltre, la mano d’opera costa molto meno, rispetto ai Paesi Ue. Insomma, l’Argentina è tornata a far sognare l’Italia e l’Europa, e i dati parlano chiaro: sono sempre di più i giovani che lasciano il Vecchio Continente per arrivare in Sud America, e fra i Paesi del Sud America scelgono per la maggior parte dei casi l’Argentina.
Tra le mete preferite da questa nuova ondata di migrazione ci sono i quartieri come San Telmo, storico luogo del tango, Belgrano, roccaforte della classe medio-alta, e Palermo Hollywood e Soho, da 4 anni trasformati, tra negozi cari e case di lusso, in una sorta di Manhattan per turisti.
Il Clarin, uno dei quotidiani argentini più diffusi, nei giorni scorsi ha pubblicato dei dati molto interessanti, secondo cui ogni mese arrivano in Argentina almeno 1200 giovani spagnoli, tra i 25 e i 35 anni. Allo stesso tempo, sono tantissimi gli argentini che abbandonano il sogno europeo e decidono di tornare nella propria Nazione.
Come succede durante ogni grande crisi, la gente si sposta e cerca nuove opportunità altrove. L’Argentina, a quanto pare, oggi rappresenta per molti la terra delle nuove possibilità. Speriamo, per chi parte, che sia davvero così.
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