Circa 300 persone, in grande maggioranza donne, hanno protestato in piazza a Colonia ieri sera contro le aggressioni a sfondo sessuale avvenute a Capodanno. "Merkel, dove sei? Cosa dici?", alcuni degli slogan dei manifestanti. Sempre ieri, nella zona della stazione centrale, dove sono avvenute le violenze, la polizia ha fermato e perquisito diversi immigrati. Il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Mazier ha pero’ lanciato un appello, esortando a non lasciarsi andare a facili associazioni tra le violenze e i rifugiati. Sulla stessa linea il sindaco di Colonia Henriette Reker. "E’ del tutto improprio – ha sottolineato – collegare un gruppo apparentemente proveniente dal Nord-Africa ai rifugiati.
I responsabili delle violenze sulle donne a Colonia "devono essere puniti, indipendentemente dal loro paese d’origine". Lo ha assicurato il ministro degli Interni Thomas de Maiziere sottolineando che se "ci sono migranti" tra gli ubriachi che a Capodanno ha molestato e derubato decine di donne "bisognera’ affrontare la questione a viso aperto". In Germania si e’ scatenato un acceso dibattito dopo che secondo "testimonianze univoche" rese alla polizia gli aggressori avevano "un aspetto arabo o nordafricano".
Anche la politica italiana guarda a quanto accaduto a Colonia. "Di fronte a quanto accaduto nella notte di Capodanno a Colonia, dove decine di donne sono state vittime di abusi e violenze da parte di un migliaio di immigrati nordafricani, la condanna dovrebbe essere corale da parte delle istituzioni e dei partiti italiani. Invece il silenzio delle nostre femministe, della presidente Boldrini, del governo Renzi, nonché di tutto il Pd è assordante e vergognoso". Così in una nota Barbara Saltamartini, vicepresidente dei deputati della Lega nord – Noi con Salvini.
“Capodanno a Colonia aggressione di massa alle donne per strada e nessuno se ne accorge? #conledonne". Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati.
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