"L’esplosione di Scelta Civica e la decisione di Monti di abbandonarla decretandone la fine conferma, una volta di più, che in Italia non c’è spazio per fronti moderati ‘presentabili’ che dovrebbero sostituire l’attuale centrodestra. I terzi poli tentati più volte in questi anni hanno sempre fallito. La tendenza italiana resta quella verso il bipolarismo, nonostante questa fase di necessaria collaborazione di governo perché nessuno ha i numeri in Parlamento per essere autosufficiente”. Lo dichiara Maurizio Gasparri (Pdl), vice presidente del Senato, secondo il quale “tutti devono riflettere su quanto avvenuto al centro. Non servono fughe in avanti, sono velleitarie manovre neo-centriste. Mettere insieme situazioni così eterogenee come accaduto a Monti non porta da nessuna parte”.
“Senza voler girare il coltello nella piaga, o salire in cattedra (difetto del montismo), perché tutti gli schieramenti politici sono attraversati da dibattiti e fibrillazioni, facciamo una semplice constatazione. Tutti i grandi poteri forti, i grandi giornali, i tanti ambienti religiosi, bancari, editoriali, europei, sindacali, imprenditoriali che hanno sostenuto quell’esperimento politico devono prendere atto che un conto è la teoria, altro la pratica. E anche Mario Monti dovrebbe aver capito che la politica e la ricerca del consenso sono molto più complesse di quanto avesse potuto immaginare quando, forse sbagliando, passò dal ruolo di senatore a vita a quello di promotore di una formazione politica. Il fronte moderato ‘presentabile’ che prescinda da Berlusconi non esiste. Senza la sindrome di Bruto, ma con lealtà e umiltà, tutti insieme, a partire da un Pdl unito, dobbiamo creare il vasto fronte degli italiani di centrodestra alternativi alla sinistra – conclude l’esponente PdL -, che può agevolmente battere la sinistra vecchia o fintamente nuova".
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