“Siamo convintamente alternativi alla sinistra, siamo all’opposizione di questo governo. Non abbiamo assolutamente condiviso questa politica economica, nè la sua politica estera". Così Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con il meeting di Forza Italia a Perugia, organizzato da Antonio Tajani, dal titolo "L’Europa e l’Italia che vogliamo".
Il Cav, dopo avere ricordato di essere “stato fatto fuori, per ora, dalla politica, con l’uso politico della giustizia”, assicura che il suo partito non fa un’opposizione blanda come "qualcuno ci accusa di fare", ma anzi, su temi economici e non solo, si fa sentire con forza. Certo, le riforme sono un’altra cosa. Spiega Silvio: "Quando arriva la proposta di queste riforme, inizialmente non possiamo che dire sì. Poi dobbiamo guardarci dentro e se non sono fatte giuste in quel momento dobbiamo dire no, ma non prima. Dobbiamo assolutamente incoraggiare le riforme, perchè sono nella direzione del bene del Paese". "Come possiamo noi – ha sottolineato Berlusconi -, che da sempre sappiamo che lo Stato italiano e’ ingovernabile se non cambiamo le Istituzioni, che abbiamo fatto nel 2005 le riforme e che ci sono state abrogate con un referendum della sinistra che seguiva la politica del tanto peggio, tanto meglio, come possiamo dire di no alle riforme che noi stessi volevamo?”.
Anche per questo Forza Italia dirà sì alla riforma dell’articolo 18. Se facessimo il contrario, “saremmo persone scorrette. Diremo sì". "In questo momento il pericolo grave che incombe su tutti noi è il pericolo internazionale, il pericolo di una economia che non si può certo cambiare con l’articolo 18". "Certo, di fronte all’articolo 18 come potremo essere incoerenti? La Cgil ci ha mandato milioni di persone quando volevamo eliminarlo. Se da sinistra, facendo il contrario di quello che hanno sempre fatto in passato, vogliono eliminarlo, non possiamo essere incoerenti".
Il Berlusca è tornato sulla necessità di rinnovare il partito: “Dobbiamo dare all’esterno una foto corretta della nostra realtà”, ha detto, stanco di fronde e maldipancia interni che danneggiano il partito e rilancia: ”Anche noi, dopo 20 anni di battaglie, abbiamo bisogno di rivitalizzarci e rinnovarci”.
"Leggo sui soliti giornali di contrasti all’interno del nostro movimento. Forza Italia e’ unita e determinata e viva e si sta preparando a tornare protagonista nel nostro Paese. Mi sembra che siano altri partiti a essere divisi". "Se qualcuno sente la necessità di fare critiche, a quel qualcuno dico di venire da me, facciamo riunioni, ma non lo faccia pubblicamente, perchè si dà una visone diversa dalla realtà”.
Secondo Berlusconi "rinnovare non vuol dire per forza buttare alle ortiche chi e’ ancora in campo o protagonista di tante battaglie. Come possiamo pensare davvero che questa sia la nostra intenzione, è una sciocchezza e una falsità. Non bisogna avere timori di nuovi amici, ma anzi dobbiamo augurarci che tanti altri possano venire, perchè avremo bisogno di tutte le persone moderate. Dobbiamo essere aperti e avere nuove forze che vengono ad aiutarci. I problemi reali di cui dobbiamo occuparci sono quelli dell’Italia e dell’Ue, non dobbiamo più perdere tempo a parlare di organigrammi e di poltrone".
Berlusconi ha definito "preoccupante la situazione dell’economia dell’Ue: non si può uscire da questa crisi se non con l’immissione di una massa liquida importante dentro il mercato, come hanno fatto Usa e Giappone e financo la Cina".
Guardando alla politica estera: "Se ci fosse un pericolo islamico la potenza con cui dobbiamo essere uniti e alleati è la federazione Russa che è una nazione cristiana, di ortodossi e cattolici dove ancora sono tanti i cittadini che partecipano alle funzioni religiose".
Terminata la telefonata al meeting, durata circa 30 minuti, Silvio si è congedato dicendo che doveva andare a inaugurare una nuova sede di Forza Italia ad Arcore. Alla platea il Cav ha ricordato la missione azzurra: "riportare la libertà in un Paese in cui i cittadini non possono stare sicuri dei loro diritti".
IL PRANZO AD ARCORE Silvio Berlusconi, parlando con i suoi sostenitori in un ristorante di Arcore per la nascita di un nuovo club ‘Forza Silvio’, ha detto: “A sinistra si sono accorti che Renzi non è ‘dentro’: D’Alema ad esempio voleva una funzione per chiudere la sua carriera che Renzi non gli ha dato. Vedo il futuro della sinistra divisa in due parti, quella ideologica che non si è mai posta in condizione di critica e una metà socialdemocratica con Renzi”. ”Sostanzialmente succederà come successe in Inghilterra con la nascita dal partito laburista, e questa sarà una lista con cui potremo lavorare”.
”Renzi e’ bravo, combattivo e ha una caratteristica che a me manca, la cattiveria. Secondo me e’ molto bravo ad annunciare ma non fara’ molto: i 30 giorni iniziali sono diventati cento e poi mille… fara’ la conoscenza della macchina politico-burocratica che in Italia non permette di governare”.
”Io non ho mai scelto un candidato al di sotto del Parlamento, Forza Italia e’ un partito monarchico per la mia figura di leader ma anarchico per tutto il resto”. ”Non vogliamo piu’ politici di professione – ha aggiunto – non guardano al bene del Paese ma alla sedia. E’ successo anche da noi, guardiamo ad Alfano e Lupi”.
Parlando della sua esperienza ai servizi sociali alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone Berlusconi: ”sono soddisfatto: ci sono anziani che mangiano solo se a dargli da mangiare sono io”. ”In particolare e’ venuto da me un anziano dicendo di essere comunista ma di aver deciso di votare Forza Italia e che se avesse sentito qualcuno parlar male di Berlusconi gli avrebbe rotto la faccia”.
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