E’ sorridente la prima coppia uscita dalla visita per l’accesso al percorso della fecondazione eterologa all’ospedale di Careggi a Firenze. In lista dopo di loro ci sono quasi 200 coppie e l’agenda degli appuntamenti e’ piena nel principale ospedale pubblico della Toscana, la regione che per prima si e’ dotata di una delibera sulla eterologa. Lui ha 45 anni, 44 lei, vengono dalla provincia di Firenze.
Ancora non sanno se potranno realizzare il loro sogno di avere un figlio: "Ci hanno fatto una visita, prelevato il sangue e sottoposto a una lunga serie di domande". Il responso pero’ non e’ ancora arrivato: "Ci hanno dato tanti altri esami da fare, non sappiamo come andra’ a finire" dice lei. "Speriamo bene, appena abbiamo letto di questa possibilita’ sui giornali abbiamo chiamato". "Abbiamo gia’ fatto due tentativi di fecondazione omologa, purtroppo senza successo".
Negli ambulatori di Careggi si giocano la loro ultima speranza. Una possibilita’ a cui, se fossero dovuti andare fuori dall’Italia, avrebbero dovuto rinunciare: "Prima avevamo pensato anche a un viaggio all’estero, ma e’ troppo costoso, non possiamo affrontarlo", dice lei.
Si sono presentati stamani mezz’ora prima dell’appuntamento. Un po’ disorientati ed emozionati, hanno chiesto indicazioni su come raggiungere il primo piano di maternita’, dove hanno sede gli ambulatori di fisiopatologia della riproduzione. Una prima coda per l’accettazione, e poi finalmente la visita. Un lungo questionario e le analisi del sangue. Solo in seguito sapranno se ci sara’ da pagare un ticket, sul quale la Regione sta decidendo.
"Quando abbiamo saputo che in Toscana, vicino a casa nostra, c’era questa possibilita’, per noi e’ stata una liberazione". E cosi’ e’ partito anche il passaparola tra gli amici nella loro stessa situazione: "Anche la seconda coppia in lista stamani e’ toscana, sono dei nostri amici nella nostra stessa situazione" spiega lei. Ora non resta che sperare che tutto vada bene: "Faremo gli esami, poi ci richiameranno loro, torneremo per una seconda visita tra un circa un mese".
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