Beppe Grillo interviene sul suo blog per commentare lo scandalo legato all’Expo 2015. "L’Expo – scrive il leader M5S – e’ il gioco dei quattro cantoni nel quale il responsabile di una fantomatica task force nominato da Renzie si chiama proprio Cantone. Un signore che ha la responsabilita’ dell’autorita’ anticorruzione e che sulla corruzione dell’Expo non ne sapeva nulla". "E’ indignato e sorpreso dal comportamento dei suoi collaboratori" dice e sintetizza: c’e’ quindi "un responsabile dell’anticorruzione che nulla ha visto sulla grande abbuffata di Milano e un commissario che andrebbe commissariato per incapacita’ o dabbenaggine".
"In Parlamento da decenni si parla di legge anticorruzione e sul conflitto di interessi. Se ne parla e basta, se no come si potrebbe continuare a rubare?". "La prossima autorita’ anticorruzione dovrebbe occuparsi a tempo pieno dei partiti a iniziare dal Pd. I suggerimenti glieli dara’ (gratis) il M5S. E’ un lavoro facile, facile”.
Per Grillo “l’Expo e’ un furto aggravato e continuato, il 90% degli appalti e dei subappalti e’ gia’ stato assegnato. L’unica cosa da fare e’ fermarlo”.
E poi la stoccata al presidente del Consiglio: “Quando Renzie ci mette la faccia, i cittadini ci mettono il culo (e i soldi). Renzie ha detto che sull’Expo lui ci mette la faccia, e’ arrivato buon ultimo dopo i renziani Fassino e Chiamparino, ottimi conoscitori di Greganti e Quagliotti, che la faccia l’hanno gia’ persa da un pezzo, il culo ce l’hanno messo i piemontesi e i torinesi indebitati come delle lippe".
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