Dopo gli incidenti di martedi’ scorso in occasione di Polonia-Russia, che hanno visto protagonisti nutriti gruppi di teppisti dei due paesi, a Varsavia e’ sempre allarme hooligan, con polizia e forze di sicurezza che temono nuove azioni dei teppisti a margine dell’Europeo di calcio. Le autorita’ locali non nascondono forti preoccupazioni per lo stato della sicurezza durante il torneo e la polizia ha annunciato un notevole rafforzamento della sua presenza in occasione di Russia-Grecia, in programma sabato prossimo nella capitale. ‘Verra’ fatto di tutto perche’ non si ripetano incidenti’, ha detto un portavoce della polizia, secondo il quale sono in corso serrate indagini in tutto il paese per individuare e bloccare i responsabili degli scontri di martedi’.
Il Tribunale di Varsavia ha processato per direttissima e condannato finora 16 dei 184 hooligan protagonisti delle violenze. Solo tre di loro sono stati tradotti in carcere (due condannati a tre mesi e uno a cinque), tutti gli altri si sono visti infliggere condanne con la sospensione condizionale della pena o ammende. Insoddisfazione per le pene troppo leggere inflitte finora e’ stata espressa dal sindaco di Varsavia Hanna Gronkiewicz-Walz.
Ma la risposta dei giudici e’ chiara: ci muoviamo secondo la legge, anche perche’ fra i fermati vi sono giovani per i quali il codice penale e’ meno severo.
Preoccupati sono i russi che vivono a Varsavia, che temono nuovi scontri. La polizia prevede che sabato nella capitale ci saranno fino a 20 mila russi, anche se non vi sara’ il corteo da loro organizzato prima della partita di martedi’ con la Polonia. Per garantire una maggiore tutela dei cittadini russi presenti in questi giorni in Polonia, a Varsavia si trova Mikhail Fedotov, consigliere personale del presidente Vladimir Putin, che in un colloquio con il ministro dell’Interno polacco ha espresso apprezzamento per l’azione della polizia locale. Da parte sua la Federcalcio russa, che ha condannato le violenze dei propri tifosi, ha annunciato che presentera’ ricorso contro la decisione della Uefa che le ha inflitto sei punti di penalizzazione (con la condizionale) da scontare nelle qualificazioni ai prossimi Europei di calcio del 2016.
Discussione su questo articolo