Dopo un anno di silenziose indagini i presunti responsabili del duplice omicidio di via Muratori, a Milano, che tanto scalpore aveva suscitato nella cittadinanza, sono stati assicurati alla giustizia. Sono due pluripregiudicati di origine calabrese, con cui le vittime facevano affari. Massimiliano Spelta, di 43 anni, e la sua compagna Carolina Ortiz Paiano, dominicana di 21, hanno infatti pagato con la vita la loro avventura nel mondo del traffico di cocaina.
L’omicidio e’ stato deciso, secondo quanto risulta agli investigatori, per l’insistenza di Spelta nel farsi pagare una partita di circa un chilo e mezzo di cocaina, credito che era rimasto in sospeso perche’ i due pregiudicati che l’avevano ordinata ne contestavano la purezza. E agli occhi dei loro capi, delinquenti veri, non gente normale prestata al traffico come la coppia, quel continuo chiedere il saldo e’ apparso come uno sgarro imperdonabile. Cosi’ hanno deciso di punire con la morte quei due ‘corrieri’ che si permettevano di contestargli il fatto che ”erano loro i garanti dell’operazione” giungendo anche a disturbarli sotto casa dove vivevano, a Milano. La risposta non si e’ fatta attendere, e non ha portato i 40 mila euro sperati ma una repressione feroce. Una vera e propria esecuzione per strada, con la freddezza dei killer, di gente abituata a decenni di galera, a cui hanno ucciso parenti, personaggi che non scherzano e non perdonano.
Quella sera, l’11 settembre 2012, i due killer sono arrivato in via Muratori a bordo di una moto, con i volti coperti dai caschi integrali scuri. Intorno era pieno di gente, dentro e fuori i numerosi locali, quando si e’ scatenato l’inferno: i due hanno sparato alla coppia, li hanno inseguiti sparando ancora e freddando prima lui e poi lei, che aveva in braccio la figlia di due anni, miracolosamente illesa. Ora, a distanza di un anno, i due presunti responsabili, due trafficanti di cocaina, pluripregiudicati di origini calabresi, Mario Mafodda, di 54 anni, e Carmine Alvaro, di 41 anni (quest’ultimo attualmente agli arresti domiciliari a Milano per una rapina), sono stati fermati. Il primo dei due killer a cadere nella rete e’ stato Mario Maffodda, che avrebbe gia’ reso ampia confessione ieri, mentre stamani all’alba e’ stato bloccato Carmine Alvaro. Oltre a un un sequestro di 27 chili di cocaina e all’arresto di due colombiani, estranei pero’ all’omicidio. Ora si attendono le convalide del gip. ”Abbiamo dato la risposta migliore, quella che la citta’ aspettava per un duplice omicidio bruttissimo per risolvere il quale abbiamo lavorato un anno ininterrottamente senza arrenderci e in silenzio anche di fronte a qualche critica immeritata”, ha detto il questore, Luigi Savina, durante una conferenza stampa alla presenza del sostituto procuratore Alberto Nobili, che ha ringraziato gli investigatori, e del capo della Squadra Mobile Alessandro Giuliano. Il duplice omicidio, infatti, era una ferita per la citta’, che ora e’ stata in parte rimarginata.
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