"La cannabis e’ estremamente pericolosa, tanto che la comunita’ internazionale ha ritenuto di lasciarla nelle tabelle delle droghe maggiori". Pericolosa quanto l’alcol, per gli effetti che induce sulla personalita’ dei consumatori. Nel giorno in cui il decreto sulle droghe arriva al Senato, Gilberto Gerra, esperto dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (Unodc), apre un nuovo fronte.
La cannabis produce effetti, anche permanenti sulla personalita’, come l’alcol e le cosiddette nuove droghe, che facilmente sfuggono alla classificazioni perche’ i "drug designer sono sempre pronti a intervenire".
Sul consumo di cannabis, "l’indirizzo del nostro ufficio e’ che il consumatore non va mai punito ne’ con il carcere, ne’ con altra sanzione penale, ma per lo spaccio vorrei che il legislatore parlasse con i genitori dei consumatori abituali, per farsi un’idea", dice sul decreto, sul quale il governo ha posto la fiducia.
"La cannabis – spiega Gerra, che e’ a capo della divisione per la prevenzione dalla droga della Unodc (l’ufficio delle Nazioni Unite sulle droghe e il crimine) a margine del congresso New Drugs 2014 – puo’ condizionare lo sviluppo psico-emozionale, che non vuol dire essere dipendenti come nel caso dell’eroina o della cocaina. Ma e’ possibile una distorsione della personalita’ a lungo andare e in qualche caso non c’e’ remissione quando si smette l’utilizzo". Gli oppiacei, ad esempio, "hanno ovviamente conseguenze serie essendo anestetici, ma non sono capaci di provocare una distorsione delle personalita’ quanto la cannabis. Questo perche’ la cannabis ha effetti in maniera permanente o quasi sul sistema dei ricettori che hanno il controllo dei sentimenti e dell’ansia".
Percio’ – spiega a titolo di esempio – notiamo cambiamenti del carattere, ragazzi che diventano gelosi o particolarmente aggressivi. Il discorso non riguarda solo la cannabis: "L’alcol e’ uguale e nessuno dice che e’ altrettanto psico-attivo". Ed anche le cosiddette nuove droghe, "stimolanti, entactogeni che abbassano le difese e tentano di costruire amicizie artificiali, e allucinogeni: queste strutture sintetiche mimano le sostanze prodotte dal cervello, come la serotonina o l’adrenalina, ma andare a desensibilizzare o distorcere i ricettori crea situazioni di grande rischio, specie per i teenager". "La cannabis – conclude – ha inoltre un notevole effetto su sui polmoni, al pari delle sigarette. E sugli incidenti stradali, per questo proporrei come unica misura contro i consumatori la sospensione della patente".
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