L’Europa della crescita, l’Europa dei cittadini, l’Europa dei rapporti internazionali. Saranno questi i tre capitoli del ‘libro’ della presidenza italiana dell’Unione Europea, che si apre nel luglio prossima e sulla quale il ministro degli Esteri Emma Bonino è venuta a riferire alle Commissioni riunite Esteri e Politiche Ue di Senato e Camera. Capitolo primo: "Uno dei grandi temi che puntiamo a portare fuori sarà quello dell’agenda digitale, l’altro quello della ripresa industriale. Insieme all’attenzione all’aspetto ecologico, questo sarà anche il link più forte con l’Expo 2015. Il tutto in sintonia con il semestre greco che ci precede".
Capitolo secondo: "La presidenza italiana avverrà in un momento molto delicato dal punto di vista istituzionale, con pieno rilievo al riassetto delle istituzioni europee. Da luglio inizierà questione negoziale, con una serie di audizioni: possiamo prefigurare una piena operatività della Commissione a partire da novembre. L’impostazione della presidenza italiana deve dunque essere tutta politica, con poche deliberazioni dal punto di vista normativo. In più anche il Consiglio d’Europa tra giugno e luglio dovrà eleggere i propri membri, dunque saremo l’unico organismo pienamente in funzione nella fase di passaggio". Il capitolo terzo si può benissimo dividere in due paragrafi: uno sulla difesa, l’altro sull’immigrazione. Per quanto riguarda la prima questione, "l’impegno italiano sarà quello di intraprendere un cammino di integrazione, una situazione di ristrettezza economica in cui tutti i Paesi, tranne la Polonia, sono in fase di diminuzione della spesa militare, che dovrebbe portare a un coordinamento su cosa si taglia".
Più ampio il discorso sul tema dell’immigrazione, che passa anche dalla situazione siriana. "Dobbiamo impegnarci perché il 2014 sia l’anno del Mediterraneo: è la priorità assoluta, sia nostra che della Grecia, anche perché poi la presidenza ruoterà verso altre zone. Il Mediterraneo è in fiamme, la situazione è molto delicata in Siria. Bisogna mettere sul piatto non solo un’azione politica, ma soprattutto un accesso umanitario, le notizie che abbiamo dall’interno della Siria sono drammatiche". Nel semestre italianp di presidenza Ue, assicura la Bonino, "entrerà nell’Europa la nostra insistenza per il progetto Mare Nostrum e per la politica migratoria. Non è il più il concetto di quale peso si assume ogni Paese, ci sono milioni di persone in movimento nel Mediterraneo, che fuggono da guerre, dittature e povertà e che trovano nella Libia una specie di autostrada senza controllo. Una situazione che nessun Paese da solo può risolvere". Quindi una risposta diretta al premier britannico David Cameron e alla sua polemica sul flusso di immigrazione clandestina verso la Gran Bretagna. "Le prese di posizione come quelle di Cameron non tengono proprio conto della grandezza della questione cui abbiamo di fronte". Chiusura con polemica, e con la delegazione di Fratelli d’Italia che lascia l’aula e invita il ministro a dimettersi per il mancato riferimento alla vicenda marò. "La presidenza europea dell’Italia inizia il primo luglio, c’è da augurarsi che per allora una soluzione sia stata già trovata…" risponde la Bonino.
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