Il Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge sta operando per introdurre lo ius soli, per l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei figli degli immigrati. Secondo questo principio, diventerebbero italiani tutti coloro che nascono in Italia. Un’idea del genere sarebbe deleteria, se venisse attuata.
In primo luogo, l’Italia ha tanti problemi dovuti ad una disoccupazione elevata (che arriva al 12% di tutta la popolazione al 38% dei giovani) e ad aziende che chiudono, per colpa di un fisco esoso, di una burocrazia asfissiante e della mancanza di infrastrutture adeguate. Lo ius soli non è prioritario. Si pensi a fare infrastrutture adeguate e a ridurre le tasse e la burocrazia. In secondo luogo, lo ius soli implicherebbe il fatto che ogni persona nata sul suolo italiano possa diventare cittadino italiano in modo automatico. Questo sarebbe pericoloso. Ci troveremmo con tante puerpere alle porte, come ha affermato anche il presidente del Senato, Grasso, pronte a partorire i loro figli nel nostro Paese, per dare la cittadinanza italiana ai loro figli e potere stare qui in Italia. Questo ci esporrebbe a vari rischi, dal rischio di una crisi sociale (che aggraverebbe quella economica) al rischio di essere esposti al terrorismo. Inoltre, un immigrato che sta qui in Italia deve lavorare. In caso contrario, egli sarebbe un costo per noi e potenzialmente creerebbe un pericolo per la sicurezza. Una persona senza lavoro potrebbe delinquere o (peggio) arruolarsi nel terrorismo.
Oltre a questi problemi c’è anche quello che riguarda gli italiani all’estero. Mentre molti immigrati dell’Africa o di altri posti avrebbero automaticamente la cittadinanza italiana, molti italiani nati in Canada, negli Stati Uniti d’America, in Uruguay o in qualsiasi altro Paese del mondo rischierebbero di non avere più il diritto di essere cittadini del nostro Paese. Questo sarebbe paradossale, oltre ad essere moralmente inaccettabile, anche alla luce di quanto accaduto sabato a Milano: un ghanese venuto clandestinamente in Italia ha colpito delle persone con un piccone, uccidendone una. Si escluderebbero degli italiani e si includerebbero degli stranieri.
Lo dico senza volere essere xenofobo. Non vale la pena introdurre lo ius soli, che tra l’altro (a livello europeo) è riconosciuto solo in Francia.
Discussione su questo articolo