La vampata di caldo infuoca Roma e costringe, a causa dell’allerta 3 diramata dalla Protezione civile, le botticelle a fermarsi per due giorni, come prevede un’ordinanza del sindaco. E loro i vetturini, prime vittime di Nerone – l’ennesimo anticiclone africano che incendia questa estate -, chiedono un tavolo di confronto in Campidoglio. ‘Siamo 42, qui ci sono decine di famiglie che devono mangiare. Dall’inizio del caldo sono 5 i giorni di stop. Per noi e’ un problema’, lamenta l’Associazione vetturini romani I tradizionali calessi che portano a spasso per monumenti i turisti che arrivano nella Capitale dunque non potranno circolare oggi e domani, per la gioia degli animalisti che anche nei giorni scorsi hanno fatto sentire la loro voce, e non solo, a Piazza di Spagna, dove c’e’ stata una vera rissa con i vetturini, con tanto di arresti e feriti. Sono gli animalisti infatti a chiedere al sindaco l’abolizione di questo servizio ‘che mette a repentaglio la salute dei cavalli’.
‘Anche oggi non lavoriamo – dicono i vetturini – Chiediamo al Comune di Roma di aprire a settembre un tavolo di confronto per salvaguardare le botticelle e i vetturini, sono una tradizione’. Una regolamentazione che sta stretta ai 42 vetturini, ‘padri di altrettante famiglie. Gia’ la settimana scorsa siamo stati fermi martedi’, ora il fermo di oggi e domani. Noi dobbiamo poter lavorare per portare a casa lo stipendio. Aggiungiamo che nel periodo estivo l’ordinanza del sindaco prevede anche lo stop tra le 13 e le 17, stop che rispettiamo’.
Secondo i vetturini ‘il problema si sta facendo serio: con la neve dello scorso inverno il prezzo del fieno e’ arrivato alle stelle, e cinque giorni di fermo pesano sulle nostre tasche, se pensiamo che ogni giorno il guadagno e’ sui 100/150 euro dai quali vanno detratte le spese per il cavallo. Il tavolo di confronto e’ inderogabile’. E anche se lo stesso sindaco Gianni Alemanno aveva annunciato due giorni fa che il Campidoglio sta studiando una forma di possibile indennizzo per i giorni in cui le botticelle non possono lavorare, i vetturini gia’ lo chiedono a gran voce, ‘se lo stop andra’ oltre i 5 giorni’.
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