Insoddisfatto per i pochi giorni avuti per preparare la sfida alla Lazio, ma comunque sicuro del fatto che i suoi giocatori non lo tradiranno una volta scesi in campo. L’allenatore della Juventus, Antonio Conte, non ha dubbi in vista dell’impegno in Supercoppa in programma domani sera allo Stadio Olimpico: ”Mi fido ciecamente di questi ragazzi, mi hanno reso un tecnico vincente, in due anni abbiamo vinto altrettanti scudetti, sono molto sereno – ha spiegato alla vigilia – E’ il mio terzo anno qui e sarebbe grave se non sentissi mia questa squadra: e’ la mia Juve in tutto e per tutto. Ho certezze a livello calcistico e umano perche’ lavoriamo assieme da due anni”.
A creare qualche grattacapo a Conte non e’ l’approccio alla gara da parte di Buffon e compagni, ma piuttosto la tenuta fisica e la complicata marcia d’avvicinamento all’evento. ”Veniamo da un mese di preparazione – ha ricordato il tecnico – ma gli impegni delle nazionali non mi hanno rallegrato in maniera eccezionale anche se il discorso vale anche per Petkovic, quindi si parte alla pari, senza alibi. Di certo avrei preferito una settimana per preparare una sfida dove ci giochiamo un trofeo importante, sia per noi che per la Lazio, e che quindi non deve essere sminuito”.
”Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, di cui abbiamo grande rispetto, ma vogliamo rivincere la Supercoppa – ha quindi aggiunto Conte – Non penso ci sia una favorita, ma spero che ad alzare il trofeo sia alla fine chi l’ha meritato e non chi e’ stato piu’ fortunato. Scelte di formazione? Le faro’ in maniera serena, considerando lo stato di forma ma affidandomi anche in maniera prepotente a chi lo scudetto lo ha vinto”. Insomma, poche chance per Llorente, apparso ancora indietro rispetto ai nuovi compagni: ”Si sta cercando di creare un caso che a me fa sorridere. Fernando viene da un anno di inattivita’ ed e’ inevitabile che stia trovando delle difficolta’ ma sta lavorando tanto e sicuramente ci dara’ una grossa mano. Serve solo un po’ di pazienza. Chi toglierei alla Lazio? Mi tengo stretti i miei”. Tra i quali c’e’ Gigi Buffon, pronto alla sfida a distanza col collega Marchetti (”e’ un portiere importante a livello internazionale, affidabilissimo, in piu’ e’ un ragazzo generoso e di cuore. Non posso che togliermi il cappello davanti a lui”) e a quella ravvicinata con Miro Klose che andra’ a caccia del primo gol in carriera alla Juventus. ”Mi e’ passato un brivido dietro la schiena quando l’ho letto. Quando giochi contro certi calciatori e’ normale che prima o poi uno possa pagare dazio – le parole del numero uno bianconero – mi auguro che non sia domani o al limite, se proprio dovesse accadere, che la Juve riesca a vincere egualmente”.
”La Lazio si e’ sempre rivelata in questi due anni un avversario molto ostico, difficile da battere, e spesso ha portato a casa punti importanti quindi abbiamo grande rispetto per loro – ha poi concluso Buffon – Noi piu’ forti rispetto all’anno scorso? Lo vedremo strada facendo. Sulla carta abbiamo una rosa migliore, ma tutto questo lo dovra’ confermare solo il campo. In gare secche come quella di domani, con in palio un trofeo, non c’e’ rischio o paura dell’appagamento”.
In conferenza stampa, sia Conte che Buffon hanno ringraziato la Roma per aver ospitato la squadra questa mattina a Trigoria per l’allenamento di rifinitura. ”Oggi hanno fatto un gesto molto bello, non ci trovo nulla di anormale – ha detto il tecnico – Anzi lancio una proposta: quando verranno a giocare contro il Torino se vorranno saremo lieti di ospitarli a Vinovo cosi’ ricambieremo l’ospitalita”’.
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