I palloni colpiscono i blindati di polizia e carabinieri. Qualche ragazzo accende fumogeni tricolori, mentre qualcun altro prova ad ‘invadere’ piazza Montecitorio sfidando il cordone di contenimento. Le forze dell’ordine caricano ed i manifestanti reagiscono lanciando sampietrini che piombano addosso agli agenti. Il bilancio parla di un poliziotto ed un manifestante feriti, altri agenti contusi. Sono stati lunghi momenti di tensione quelli vissuti oggi pomeriggio davanti alla Camera dove si sono dati appuntamento i ragazzi di ‘Blockupy Fornero’, gli stessi che ieri hanno presidiato la piazza del Pantheon con tanto di tende da campeggio e striscioni contro il governo Monti. Oggi hanno deciso di portare la loro protesta direttamente davanti al Palazzo. Una sola bandiera al vento, quella della Serenissima con un insolito leone di San Marco ‘bendato’, mentre tanti gli striscioni rivolti al ministro Fornero. ‘Facciamo cadere il governo Monti, sciopero generale’, si leggeva in un lungo lenzuolo srotolato dai manifestanti. ‘Noi la crisi non la paghiamo’, hanno intonato tutti in coro. Numerosi gli slogan a favore della Grecia, per la difesa dell’articolo 18 e contro la politica della Banca Centrale Europea. Al centro della piazza e’ comparsa anche una sacca piena di palloni con la faccia del premier Monti. ‘Al rigore rispondiamo con i rigori’, afferma uno dei ragazzi. E cosi’, uno per volta, hanno calciato le sfere contro Montecitorio aggirando la ‘barriera’ composta da poliziotti e carabinieri. La goliardia della metafora calcistica e’ durata pero’ ben poco, il tempo impiegato da una quarantina di ragazzi, quasi tutti provenienti da Napoli, per provare a sfondare il cordone delle forze dell’ordine che hanno risposto con una carica di contenimento.
‘Siamo scesi di nuovo in piazza per manifestare contro il ministro Fornero e contro la politica del governo Monti – afferma Luciano, uno dei manifestanti in prima fila a Montecitorio -. Ci battiamo per la difesa dell’articolo 18 e contro l’aumento della precarieta”. Minimo comune denominatore della manifestazione e’ la giovanissima eta’ dei ragazzi in piazza. Ogni slogan e’ preceduto dall’hashtag, il simbolo del cancelletto che identifica un argomento su Twitter. Sugli scudi di gommapiuma utilizzati ‘dall’esercito’ dei precari, sono impressi tanti cancelletti quanti i cori di protesta. Tra ragazzi, attivisti e studenti, ci sono anche alcuni esponenti sindacali e una vecchia conoscenza della protesta no-global come Luca Casarini. ‘E’ incredibile come non ci venga data la possibilita’ di manifestare liberamente davanti al palazzo dove si decidono le nostre leggi -afferma-. Quello che ci riservano sono gli schieramenti di polizia in tenuta antisommossa. This is what the democracy looks like (questo e’ quello che sembra la democrazia), dice citando la frase impressa sulla t-shirt di un ragazzo con due militari che avanzano tra il filo spinato.
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