Dalle accise sul carburante, all’eliminazione di Ici e Imu su fabbricati rurali e terreni, dal blocco delle cartelle esattoriali e del fermo amministrativo sui mezzi di lavoro alla riduzione dei pedaggi sui traghetti per le merci siciliane da esportare al nord. E’ lungo l’elenco delle rivendicazioni del movimento dei Forconi e degli autotrasportatori dell’Aias, che il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo ha raccolto in un dossier che stasera consegnera’ al premier Mario Monti, durante l’incontro previsto alle 19 a Palazzo Chigi, al quale prenderanno parte anche quattro assessori della giunta e il presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Cascio.
I Forconi hanno deciso di attendere l’esito del vertice davanti Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, dove e’ in atto un maxi presidio. Migliaia di contadini e allevatori hanno invaso piazza Indipendenza, con le divise blu del movimento e le bandiere della Trinacria. E se le notizie da Roma non saranno buone, il movimento ha preannunciato nuove iniziative di lotta. Nel dossier, che Lombardo ha mostrato ieri ai deputati regionali in occasione della seduta parlamentare dedicata ai temi proposti da agricoltori e autotrasportatori che per sei giorni hanno paralizzato l’isola, c’e’ un po’ di tutto. Temi che riguardano lo Stato e argomenti di competenza della Regione e dell’Unione europea.
Gli agricoltori, per esempio, chiedono la riforma della politica comunitaria col blocco delle importazioni di grano e olio e l’utilizzo dei fondi comunitari non spesi per rifinanziare le aziende. In comune con gli autotrasportatori e i pescatori c’e’ poi la richiesta di sospensione dei pignoramenti e di prestiti agevolati per finanziare le imprese.
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