La Santa Sede dovrebbe partecipare all’Expo 2015 che si svolgera’ a Milano. Ad annunciarlo, il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura cardinal Gianfranco Ravasi, che oggi ha illustrato alla stampa la prima volta della Santa Sede alla Biennale delle arti Visive di Venezia. ‘Ancora non ho riferimenti precisi sullo sviluppo delle strutture – ha detto Ravasi – ma l’intenzione e’ quella di essere presenti, in quanto la Santa Sede ha una tradizione di partecipazioni alle esposizioni universali’. In tale ottica, ha proseguito, ‘siamo in stretta connessione con la diocesi di Milano e ne ho gia’ parlato con Scola (arcivescovo di Milano, ndr)’.
L’idea, ha spiegato, al momento e’ quella di istituire una commissione per seguire l’evoluzione delle varie problematiche legate all’Expo milanese. ‘Penso che questa eventualita’ si realizzera’ – ha proseguito -, la Santa Sede ha la missione di presentarsi sulla tribuna universale, basti vedere che in passato e’ intervenuta a una ventina di Expo”.
L’evento veramente eccezionale e’ proprio la Biennale di Venezia, al via il primo giugno, dove era stata ventilata una presenza solo nel 1958, ma non se ne era fatto nulla. Anche se, in quell’occasione, opere di grandi maestri (tra cui Fontana), ispirate alle tematiche sacre, erano state allestite in altri padiglioni. Del resto, anche la partecipazione a questa 55/a edizione, potrebbe essere un unicum. ‘Non so cosa succedera’ nei prossimi anni. Per il futuro vorrei sentire il parere di Papa Francesco’, ha aggiunto Ravasi spiegando che l’attuale iniziativa era stata messa in cantiere sotto il pontificato di Benedetto XVI. Papa Ratzinger, ha raccontato, ‘non era ostile’, tanto che, quando nel 2011 (per il 60/o anniversario del suo sacerdozio) ricevette l’omaggio da 60 artisti (sulla scia dell’incontro avuto due anni prima nella Cappella Sistina), si fermo’ per un’ora ad ammirare le opere.
Benedetto XVI, in quell’occasione rimase molto colpito dall’immagine del fotografo napoletano Mimmo Jodice, ma anche da un lavoro del maestro dell’Arte Povera Jannis Kounellis. ‘Volevo farlo passare in fretta davanti alle opere per portarlo dai musicisti – ha ricordato Ravasi – ma papa Ratzinger si e’ voluto fermare con l’artista’ e commentare quel cappotto nero appeso, che gli sembrava le spoglie di un corpo dissociato dall’anima.
Discussione su questo articolo