Embéh? Ci si continua a meravigliare della vittoria dei Grillini. L’avevamo già anticipato la scorsa settimana, ricordando che nel 1987 diventò deputata Cicciolina, la pornostar presentata dai radicali, che allora rappresentavano il nucleo antipartito ed antipolitica, come adesso ricalca la storia di Grillo. E’ chiaro che il tutto, ora, è amplificato dalle basse percentuali di votanti: se in un seggio sono andati a votare meno del 50% degli aventi diritto ed il 50% di questi hanno votato per qualcuno, Grillo ha vinto con circa un quarto del voto dei cittadini. Cioè vale a dire che è un piccolo esponente di una netta minoranza! Ed ora tutti si strappano le vesti davanti al Tempio! Tutti i commentatori dicono che si apre una nuova era, che d’ora in poi questi gruppuscoli di intraprendenti giovanotti o di locali marpioni (in senso positivo) dalla parlantina facile, assurti alla prima poltrona del paesetto o della città, con slogan ben assettati, con la vox-populi alle spalle, assatanati di giustizia lampo, di equità sociale, di giovanile prorompente attività svolta “in prima persona”, che aborrono le auto-blu, i portaborse, la cravatta su completo scuro,… insomma, ora che c’è questa nuova leva che comanda, i “vecchi” leader dei tradizionali partiti sono dati definitivamente per cadaveri putrefatti della politica italiana.
Attenzione, però, a gridare, come faceva qualcuno anzitempo: “Il Duce l’è spaccià…”, perché, qui in Italia è stata avanzata e constatata la teoria dei Corsi e ricorsi storici – anche se generalmente si è imparato molto poco dai precedenti disastri – e Berlusconi l’ha capito perfettamente in tempo! Quando si è dimesso, molti seguaci ed avversari non capirono quel suo gesto improvviso ed inatteso. Silvio sapeva benissimo che il suo ciclo si stava inesorabilmente concludendo e, pertanto, lasciando il “potere” in maniera non dirompente , ma, anzi, gratificante, al momento giusto, ha fatto sì che mettendosi di lato per un certo periodo e lasciando delle persone stimatissime al suo posto a mantenere calda quella sua “poltrona”, si sentisse quasi immediatamente la mancanza della sua presenza scenica. Specialmente l’opposizione comica artistica, totalmente anti-cavaliere (per esigenze di copione e di presenze TV) non ha fatto altro, quasi, continuando ad invocare un suo ritorno in campo. Contro chi se la possono prendere altrimenti? Contro un altro comico collega: Grillo, giammai! Contro il trio A.B.C. sostenitore del “nuovo” tecnico Monti? Giammai!
Pertanto Alfano continui a fare l’alter-Silvio, ad immedesimarsi nelle sue attenzioni, ma “Berlusca l’è Berlusca”! Non c’è contraffazione cinese che tenga! E quando deciderà di tornare, sarà un ritorno alla grande, da grande pirata all’arrembaggio dei colonizzatori predatori (quelli che dicevano che portavano il cristianesimo e la civiltà!)
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