Ripartire con un partito nuovo, con gente nuova, tenendo fuori quello che e’ il virus della "politica politicante". L’addio di Raffaele Fitto, il test ormai alle porte delle elezioni regionali. Piu’ di tutto, un partito da ricostruire. Ma il Cav non molla, neanche questa volta. Chi gli sta accanto lo descrive concentrato, motivato, assai combattivo. Sempre piu’ deciso a ripartire da zero per il nuovo partito moderato e per una ricostruzione del centrodestra.
Raffaele Fitto sembra gia’ essere qualcosa di archiviato, tanto per iniziare. Nel giorno in cui l’ex delfino annuncia la nascita dell’associazione Conservatori e Riformisti e ribadisce che Fi "e’ un capitolo chiuso", Berlusconi sembra snobbarlo ritenendolo un fenomeno locale che fuori dalla Puglia neanche esiste. Insomma, puo’ fare come gli pare, tanto al Cav non interessa visto che e’ da un anno che ormai ha rotto cio’ che lo univa a Berlusconi. Non a caso, l’ex premier ripete che quello che ha in mente e’ un partito che non sia legato al mondo dei professionisti della politica.
Forza Italia, ricorda a tutti, non e’ mai stato un partito politico tradizionale, ecco perche’ i politicanti non si sono trovati mai a proprio agio ed ecco perche’ chi prima, chi dopo e’ andato via. Un concetto, questo, che ripete in chiaro oggi anche in una intervista ad una tv marchigiana: "Forza Italia e’ sempre stata qualcosa di diverso da un partito. E’ un movimento rivolto al ceto medio, ai moderati, con una democrazia interna assoluta, quasi eccessiva, ed ha portato in politica i valori del mondo del lavoro". Ci sta lavorando, il Cav, a questa ricostruzione del centrodestra, a questo partito dei moderati stile Sarkozy o anche stile Cameron (al quale guarda lo stesso Fitto, per la verita’). E molto, quanto alla tempistica, dipendera’ dall’esito che le elezioni regionali avranno sia per Fi che per Renzi.
Se il partito del presidente del Consiglio non sfondera’ come in molti si aspettano allora il progetto del nuovo partito dei moderati subira’ sicuramente un’accelerazione. Se, invece, Renzi ne uscira’ vincitore e quindi si avra’ piu’ tempo, si potrebbe anche ritornare a lavorare ad una nuova edizione del Patto del Nazareno, con profili e numeri diversi. Un’operazione che andrebbe a riannodare i fili spezzati dall’elezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che potrebbe vedere la ricomparsa dei "responsabili", si ragiona in alcuni settori di Forza Italia.
Ma su un punto il Cavaliere insiste: Fi e’ una sua creatura, costruita intorno a lui. E al momento non vede tra chi lo circonda un suo erede. "Non sono piu’ un ragazzino – ha ribadito anche oggi Berlusconi – ma mi sento obbligato a rimanere in campo fino a quando non ci sara’ qualcuno che mi potra’ sostituire nel progetto di dare vita alla maggioranza politica dei moderati. Spero che si faccia vivo presto, anche se al momento non vedo nessuno cui passare il testimone".
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