Il nuovo governo rischia di non avere la maggioranza in Parlamento, lo attendiamo alla prova dei fatti. La linea di Silvio Berlusconi, arricchita da alcune considerazioni sulla tenuta, non cambia. Tanto che Giovanni Toti, consigliere politico del Cavaliere, a distanza di poco dall’annuncio della squadra di governo si affretta a ribadire ai microfoni del Tg1: "Forza Italia fara’ un’opposizione responsabile" ma ora si proceda con la "riforma della legge elettorale in modo che in qualsiasi momento si vada alle urne possa essere garantita la governabilita’". Nessuna perdita di tempo dunque. Anzi e’ proprio sulla riforma del Porcellum che il Cavaliere testera’ l’accordo siglato con il capo del governo.
Certo, di tempo per fare le riforme ce n’e’ abbastanza, spiega lo stesso Berlusconi ai volontari dei club Forza Silvio incontrati nella sede del partito (mentre alla kermesse ‘movimento azzurro’ in una piazza san Lorenzo in lucina semideserta decide di dare forfait) ma bisogna tenere la guardia alta: "Renzi non ha la maggioranza in Parlamento" e’ la convinzione dell’ex premer che invita a tenere sott’occhio i malumori dentro il Pd ed in particolare i parlamentari "bersaniani e dalemiani". Che ci sia feeling con il nuovo premier non e’ ormai piu’ mistero anche se la decisione di dar vita ad un governo che non ha un consenso elettorale continua ad essere criticata aspramente dal Cavaliere: "Dopo Monti, Letta e Renzi possiamo dire che la sinistra si e’ data ai giochi di palazzo".
Una frecciata poi non la risparmia nemmeno al segretario del Pd "eletto con 111mila voti a Firenze mentre io in 20 anni ho raccolto 172 milioni di voti". L’intenzione e’ quella di aspettare che il leader Dem scopra le sue carte, ma nel frattempo il Cavaliere non vuole trovarsi impreparato a qualsiasi scenario. Ecco dunque la richiesta di completare entro fine marzo la nascita dei 12 mila club ‘Forza Silvio’ mentre l’ex capo del governo in prima persona e’ al lavoro per avvicinare al movimento azzurro tutte le categorie "che in questi anni sono state trattate male dai governi di sinistra: dagli agenti immobiliari agli avvocati fino ai dentisti". L’ex capo del governo infatti con i suoi uomini non nasconde lo scetticismo sulla durata del nuovo governo.
Soprattutto il Cavaliere e’ scettico per il fatto che il nuovo premier dovra’ fare i conti con i piccoli partiti. Ora Renzi ha compattato tutti i parlamentari del Pd, anche quelli non renzani, intorno alla promessa di andare avanti 4 anni ma – ragiona il Cavaliere – non ha fatto i conti con le problematiche della macchina governativa. Pollice verso poi sulla squadra di governo: non rappresentano nessun rinnovamento – avrebbe confidato ai suoi – buona parte di loro poi sono degli sconosciuti e questa e’ la dimostrazione che ancora una volta a rappresentare l’Italia sono persone non elette dal popolo. Qualche malumore, raccontano infine fonti azzurre, anche per la scelta del ministro della Giustizia.
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