Silvio Berlusconi è un fiume in piena. In conferenza stampa alla sede nazionale di Forza Italia, in piazza San Lorenzo a Roma, parla del caso Mediaset – che lo ha visto condannato con una sentenza definitiva – e delle carte arrivate dagli Stati Uniti, documenti che dovrebbero servire alla riapertura del processo. Il Cavaliere ha intenzione di andare "fino in fondo" per la revisione del processo sui diritti tv e nel ricorso alla Corte europea, perchè "devo uscire per quello che sono: un cittadino esemplare che ha sempre pagato le tasse, che ha sempre dato un contributo positivo ai propri cittadini e al proprio Paese". “La condanna e’ stata un fulmine a ciel sereno. Dal primo di agosto ho passato i giorni più brutti e terribili della mia vita. Non capite l’indignazione che si prova per essere condannati per qualcosa che non si è fatto. Sono un cittadino esemplare, che ha sempre pagato le tasse e ne ha pagate tante”.
L’ex premier non ha alcuna intenzione di mollare, dunque. Una fuga all’estero? Un passaporto diplomatico concesso da Putin? “Ma nemmeno per sogno. Non ho mai avuto proposte di questo tipo, ne’ le ho cercate, ne’ dalla Russia ne’ dagli altri Paesi. Non cerchiamo scappatoie all’estero. Ho sempre dimostrato un grande amore per il mio Paese, ho tutto qui e dimostrerò la mia innocenza”. Il Cav questa sera sarà a cena proprio col presidente russo: “con Putin sarà un menù strettamente patriottico".
Silvio Berlusconi non scioglie i dubbi circa la sua presenza al Senato nella seduta che voterà sulla sua decadenza. Ai giornalisti che glielo chiedono non risponde e si limita a dire che "avevo iniziato a scrivere gran parte di un discorso" per quella seduta. Il Cav è convinto che sia “necessaria una revisione del sistema giudiziario italiano e si impone di reinserire l’articolo 68 della Costituzione sull’immunità parlamentare".
Al momento della nascita dell’attuale governo e della rielezione del Presidente della Repubblica "non c’e’ stato nessun patto" con Giorgio Napolitano "rispetto ad un salvacondotto" e "non c’e’ stata contrattazione alcuna", sottolinea il leader azzurro: “Tra me e Napolitano non c’e’ stato alcun patto sulla pacificazione".
Berlusconi a un certo punto si rivolge direttamente ai senatori del Pd e del Movimento 5 stelle e chiede sia rimandato il voto sulla sua decadenza, alla luce di nuovi elementi presentati oggi alla stampa. "Sarebbe una macchia" votare senza tenerne conto, dice. "Senza un’autentica pacificazione l’Italia non conoscerà mai quella normalità politica propria degli altri Paesi". Far decadere dal Parlamento un leader politico, più volte presidente del Consiglio, farebbe scalpore all’estero, "riflettete prima di prendere una decisione più grave". "Una scelta per la quale dovreste vergognarvi di fronte ai vostri figli e agli italiani".
Il Cav parla poi della scissione avvenuta nel PdL, con Forza Italia da una parte e il Nuovo centrodestra dall’altra. “Questa mattina ho avuto i sondaggi. Forza Italia e’ al 21%, Nuovo centrodestra e’ al 3%”. E sommati questi dati ”alle altre forze del centrodestra. superiamo di due punti la sinistra”. Forza Italia all’opposizione? "Lo decideremo con i gruppi alle ore 19".
Silvio assicura anche di non prevedere un proprio passo indietro: “Non ho nessuna motivazione urgente per fare oggi un passo indietro, dopo quello che e’ successo con la creazione di un nuovo gruppo, del Nuovo Centrodestra, credo che sia indispensabile che io rimanga per avviare Forza Italia". Insomma, sono "costretto a restare in campo”.
Discussione su questo articolo