Silvio Berlusconi è arrivato alla Camera per partecipare all’assemblea dei gruppi del Pdl. Il Cavaliere è stato accolto da un lungo applauso e da una standing ovation dei presenti. "Se volete commuovermi, ci state riuscendo", ha detto Silvio ai suoi. Prima del suo arrivo il presidente dei senatori, Renato Schifani, ha invitato i parlamentari a decidere "liberamente" e in piena "libertà di coscienza" se presentare le proprie dimissioni dopo il voto sulla decadenza.
"Sono stati 55 giorni di passione, i piu’ brutti della mia vita", ha detto l’uomo di Arcore, in riferimento alla sentenza della Cassazione sul caso Mediaset. "Vogliono farmi passare alla storia come uno che ruba ai cittadini, questa mia vicenda mi ha tolto il sonno: mi addormento alle 5 di mattina… Essere buttato fuori dalla storia per un’accusa così ingiusta e infamante non mi ha fatto dormire per 55 giorni". “Mi sono pesato questa mattina, ho perso 11 chili, uno per ogni anno di condanna: i 4 per Mediaset e i 7 del processo Ruby. "Il mio epitaffio? Me lo suggeri’ mia madre: ‘Fu un uomo buono e giusto’".
"Con Forza Italia ho buttato il cuore oltre l’ostacolo, come nel ’94 e come col Pdl. Con Forza Italia possiamo puntare al 36% – ha assicurato il Berlusca -, lo dicono i sondaggi Euromedia". Per il leader PdL "è in corso un’operazione eversiva che mina lo stato di diritto: in Italia non c’è più democrazia".
ALFANO, "NON CI DIVIDEREMO" "Il punto di sostanza e’ uno: siamo un partito che non ha intenzione e che non fara’ l’errore dei partiti della Prima Repubblica, perche’ questo partito non si dividera’, e’ unito e restera’ tale. Perche’ e’ stretto intorno al suo leader, al quale e’ legato dall’affetto, dalla stima e dalla forza degli ideali comuni". Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parlando all’assemblea dei gruppi
PARLAMENTARI DICONO SI’ ALLE DIMISSIONI DI MASSA I parlamentari del Pdl riuniti nella sala della Regina hanno risposto con una acclamazione, davanti a Silvio Berlusconi appena giunto, alla domanda dei presidenti dei gruppi di Camera e Senato Renato Brunetta e Renato Schifani se vi fosse la disponibilita’ a rimettere il mandato parlamentare nelle loro mani un momento dopo la pronuncia della giunta delle elezioni e delle immunita’ del senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da palazzo Madama. I parlamentari anche in questo caso hanno risposto unanimemente anche con applausi scroscianti cosi’ come avevano fatto al momento dell’arrivo del leader nella sala della Regina.
Governo, Schifani al vertice PdL: se cade Silvio dimettiamoci tutti
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