"Berlusconi lavora alla Grande alleanza dei moderati, ce la farà?". La risposta che mi sentirei di dare è ovvia: "Deve farcela!". Io penso che la maggioranza degli italiani (che non è di sinistra) non voglia morire "renziana". Berlusconi non può più candidarsi (per le note vicende) ma può diventare il "federatore" dei partiti del centrodestra. Lui deve riuscire a federare tutti i movimenti che fanno riferimento al centrodestra, per creare una valida alternativa a questa sinistra, il Partito Democratico.
Berlusconi deve fare in modo che ci sia una sintesi tra le varie tendenze ed anime di questa "galassia" di movimenti del centrodestra e creare una piattaforma comune su cui si possa fare un progetto alternativo a quello proposto dalla sinistra.
Questo progetto si potrebbe fondare sulla difesa della famiglia e della vita, sull’economia liberale, sulla difesa del nostro prodotto, sulla difesa di nostri valori e su un europeismo non acritico (ma che in certi casi sia anche fortemente critico) verso queste discutibili politiche europee.
Poi, oltre a questo, i partiti del centrodestra (Forza Italia in primis) si dovranno strutturare sul territorio, riprendendo le sinergie con i cittadini.
Per finire, si dovrà aprire la strada a chi si candiderà Presidente del Consiglio alle elezioni. Personalmente, io non butterei via l’ipotesi delle primarie. Berlusconi deve cercare di fare questo, anche per evitare che il Partito Democratico di Matteo Renzi sfasci il bipolarismo (e diventi una sorta di "nuova Democrazia Cristiana" ) e che si blocchi la democrazia.
Finché se la sentirà, lui resterà il leader, poiché senza Berlusconi non ci sarebbe stato il centrodestra e qualche persona che oggi fa l’ingrata nei suoi confronti deve ricordarselo. Però, visto che lui non più candidarsi, si deve trovare una soluzione che possa andare anche oltre Berlusconi e dare futuro al centrodestra e per fare sì che (facendo un paragone con la storia) esso non sia come l’Impero Francese di Napoleone Bonaparte, una costruzione legata ad una persona e che con quella persona praticamente morì. Anzi, l’Impero Francese cessò di esistere prima della morte del Bonaparte.
Al contrario, il centrodestra deve diventare come l’Impero Romano, una costruzione che nacque da una persona, l’imperatore Augusto, nel 27 AC, ma che sopravvisse fino al 1453, anno in cui cadde Costantinopoli. L’opera di Berlusconi deve diventare come quella che fece Augusto e non come quella di Napoleone. Berlusconi deve essere l’"Augusto del centrodestra". Da questo dipenderà il futuro dell’Italia.
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