Quattordici regole sull’utilizzo del web che l’Italia proporrà ai governi esteri: la presidente della Camera, Laura Boldrini, spiega al Corriere della sera che la Costituzione di Internet – redatta da una commissione di esperti presieduta da Stefano Rodotà, fortemente voluta da lei stessa e che in novembre dovrebbe venire presentata all’Internet Governance Forum in Brasile – garantirà il diritto alla conoscenza e accompagnerà i futuri sviluppi sociali e commerciali della Rete.
"E’ la prima volta che un Parlamento produce una dichiarazione sui diritti di Internet di ispirazione costituzionale e di portata internazionale", spiega Boldrini, sottolineando come la presa di posizione sia necessaria in un momento storico in cui Internet è "essenziale nella vita di ognuno di noi e nelle possibilità di sviluppo dei singoli cittadini e delle aziende". Ecco perché bisogna intervenire "con investimenti pubblici nelle infrastrutture per azzerare il divario digitale in tutto il Paese" ma è anche necessario fissare "un insieme di principi". A partire da quello che Boldrini considera perfetta sintesi dell’intera carta: l’articolo 2 secondo cui l’accesso a Internet è un diritto fondamentale.
Nell’articolo 3 si fa poi riferimento a "creazione, uso e diffusione della conoscenza in Rete intesa come bene accessibile e fruibile da parte di ogni soggetto". Priorità data alla conoscenza ma anche tutela del diritto d’autore. Secondo Boldrini i due concetti "coesistono in modo molto equilibrato", "nello stesso articolo— si afferma che debbono essere presi in considerazione i diritti derivanti dal riconoscimento degli interessi morali e materiali legati alla produzione delle conoscenze".
Boldrini, che sottolinea il contributo dell’intergruppo parlamentare per l’innovazione, che oltre a occuparsi di temi come lo Spid ha collaborato attivamente alla stesura della carta, aggiunge: "Mi auguro che quanto prima la Dichiarazione faccia da base a una mozione unitaria che impegni il governo a promuoverne i contenuti in contesti nazionali e internazionali". Ed ha inoltre rimarcato che il testo è "un cantiere in evoluzione" e che la commissione “continuerà a lavorare".
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