"Si tratta di sostenere la nascita di una grande impresa per l’insegnamento italiano all’estero, un grande sforzo pubblico e privato, dove le imprese siano protagoniste. Studiare l’italiano vuol dire anche acquisire un gusto italiano e quindi consumatori dei prodotti italiani". Lo ha dichiarato il sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro intervenendo al convegno "Riparliamone: la lingua ha valore", promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, su impulso dello stesso sottosegretario, in collaborazione con il Comune di Firenze.
Il "parlare italiano" sempre più usato in strategie di comunicazione, è stato ricordato durante il convegno. Tema prioritario dell’incontro è stato, inoltre, l’azione di promozione dell’italiano e il coinvolgimento del mondo delle imprese. Una realtà, emersa con forza negli ultimi anni, che evidenzia uno stretto rapporto tra la diffusione della lingua italiana e i settori produttivi.
Il valore della lingua, che ha dato il titolo all’iniziativa, richiama l’importanza assunta nel campo economico e commerciale e mediatico dalla forza evocativa della parola. Dalla moda alle automobili, dall’architettura e l’arte alla musica e al design, il "parlare italiano" viene sempre più usato nelle strategie di comunicazione, a livello mondiale, per sottolineare il legame con l’Italia e garantire a marchi e aziende quel valore aggiunto che risponde al nome di Made in Italy. ”Per migliorare le nostre strategie abbiamo bisogno anche dell’aiuto delle imprese. Vogliamo adottare un approccio inclusivo ed avere un confronto diretto e costante con il mondo delle imprese", ha aggiunto il sottosegretario Giro.
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