Università Roma Tre, calano gli iscritti ma cresce l’affezione di chi entra

Rivoluzione università. Roma Tre, calano gli iscritti ai corsi triennali e crescono invece le iscrizioni a quelli a ciclo unico. Mario Panizza, rettore di Roma Tre e presidente del Crul (Comitato regionale di coordinamento delle università del Lazio) commenta i dati Istat pubblicati nell’Annuario statistico 2015: “Chi entra rimane, gli atenei chiamati a innovare per attrarre”. E continua: “Il calare degli iscritti ai corsi triennali (-2,3%) e il contestuale crescere delle iscrizioni ai corsi magistrali a ciclo unico (+1,3%), come emerge dall’Annuario statistico Istat 2015, è un dato ambivalente. Se rivela una minore predisposizione a continuare gli studi, attesta però un’affezione di chi nelle università ci entra”.

Panizza afferma ancora: “Per contrastare la tendenza di questi ultimi anni in Italia, in cui non si è investito abbastanza in cultura e ricerca, gli atenei sono chiamati a sperimentare modalità nuove per attrarre e mantenere gli studenti”.

Mentre in numerosi atenei si registra un calo delle immatricolazioni, a Roma Tre si registra una tenuta dei nuovi iscritti. Per attirare nuovi studenti occorre unire l’insegnamento con una continua innovazione di obiettivi e metodi, interpretare cambiamenti e captare domande che arrivano da globalizzazione, rispetto di storia e cultura e accesso alla rete.

“Lasciare il proprio territorio è una circostanza che scoraggia le immatricolazioni – afferma Panizza. L’unico modo di rilanciare l’università in Italia, è quello di “fare rete” con atenei territoriali, creare collegamenti per razionalizzare risorse e competenze”.

E’ necessario anche curare la parte finanziaria. “Con una manovra pluriennale abbiamo distribuito gli studenti in un maggior numero di fasce reddituali – conclude Panizza. Questo ci ha consentito di ottenere un gettito per la creazione di un Fondo di garanzia per servizi agli studenti, avviare nuovi progetti, ridurre tasse e contributi, aumentare le borse Erasmus +, premiare le matricole più meritevoli. In applicazione del principio della progressività delle tasse e con il proposito d’introdurre elementi di premialità”.