"Il premier Letta non ceda alle lusinghe di Angela Merkel, come il suo predecessore. In occasione del Consiglio europeo che inizia domani, il governo Letta dica no a nuovi contratti vincolanti e sanzionatori per il nostro paese, così come pretenderebbe la Germania. Sono settimane che in Europa, il fronte del Nord, tenta di imporre all’Italia i ‘contractual arrangements’, fortemente sponsorizzati dalla Merkel, per i paesi in difficoltà finanziarie. La stessa cancelliera tedesca oggi insiste sulla firma di accordi obbliganti tra gli Stati membri e la Commissione europea per l’attuazione delle riforme necessarie, accordi che in caso di mancata attuazione, comporterebbero conseguenze a livello di ripartizione dei fondi strutturali comunitari”. È quanto dichiara il parlamentare di FI, Giuseppe Galati, componente della Commissione Bilancio della Camera.
“È bene che l’esecutivo – prosegue il deputato azzurro – si prenda più tempo per valutare la natura di questi patti che, al momento, presentano solo aspetti negativi e svantaggiosi per i paesi in difficoltà o per quelli usciti recentemente dalla procedura per disavanzo eccessivo. Già siamo stati commissariati dall’Ue, adesso, occorre che si vada realmente, e non a parole, verso aperture per investimenti a favore della ripresa e dell’occupazione e dunque veramente verso contratti per la crescita, volontari e collegati ad incentivi".
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