"Anche oggi, intervenendo ad un convegno, il premier Matteo Renzi ha tentato di volare alto, cercando di infondere orgoglio e speranza agli italiani, ma ha eluso i veri nodi della politica europea che condannano non solo noi, ma un intero continente ad arrancare, senza ne’ crescita ne’ vero risanamento della finanza pubblica". Lo dice Daniele Capezzone, deputato di Forza Italia e presidente della commissione Finanze della Camera.
"Non basta – prosegue l’azzurro – ripetere come un mantra la parola ‘crescita’, o fare appelli contro ‘burocrati e tecnocrati’, se poi non si rimuovono gli ostacoli (a casa nostra si’, ma anche in Europa) che ci impediscono di crescere. Abbiamo urgente bisogno di un vero e proprio choc fiscale, meno tasse e meno spesa per alcune decine di miliardi di euro, ma l’approccio contabile e ragionieristico dell’Europa ai problemi del rientro dal deficit e dal debito ci impedisce di sviluppare una politica economica che abbia un minimo di visione e di respiro: quello degli ‘zero virgola’ e’ il solo orizzonte che ci e’ permesso di guardare".
Capezzone conclude: "Certo, dobbiamo fare le ‘nostre’ riforme, senza ombra di dubbio, ma dobbiamo poter fare anche la ‘nostra’ politica economica. Se non comprendiamo questo, l’Italia sara’ condannata a un destino di subalternità alla linea Berlino-Bruxelles, e magari di ‘svendita’ dell’argenteria di casa a prezzi da saldi di fine stagione".
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