Renato Pozzetto alcuni anni fa ha scritto una storia dove anticipava con incredibile lungimiranza quello tsunami che, da li’ a poco, si sarebbe abbattuto sul paese, la crisi. Da quell’idea buttata li’ di getto, scritta con la pancia e’ nata la sceneggiatura di Casa e Bottega, la miniserie le cui riprese sono iniziate questa settimana a Verbania, e che segna il ritorno di Pozzetto su Rai1 accanto a Nino Frassica e Anna Galiena per la regia di Luca Riboldi. La miniserie e’ prodotta da Verbano film e da Ocean production per Rai1. Nel cast anche Massimo Poggio. Ambientata sul Lago Maggiore racconta, con tono dolce amaro, la parabola di un uomo, un imprenditore che dal successo si trova a sprofondare in poco tempo nel baratro, tanto da arrivare a pensare al suicidio. Protagonista una famiglia osservata negli alti e bassi della vita quotidiana. Perche’ lui Renato Pozzetto, classe 1940, nato a Laveno (Varese), milanese d’adozione quella crisi la sentiva nell’aria da tempo. ‘Io sono nato al nord e con la gente ci parlo. Imprenditori che mi raccontavano le difficolta’ ad andare avanti, l’impossibilita’ ad avere prestiti dalle banche. Ecco poi oggi la situazione e’ precipitata, sentiamo tante storie che si assomigliano: se a un uomo togli il lavoro, togli la dignita’, e puo’ nella disperazione arrivare a compiere gesti estremi. Storie dolorosamente attuali come la cronaca ci racconta’.
‘Avevo questo soggetto nel cassetto, l’ ho proposto alla Rai. L’idea e’ piaciuta poi ci abbiamo lavorato su con altri sceneggiatori’. Chi e’ il protagonista Mario Renzi? ‘Un imprenditore di sani principi, titolare di un’azienda di lingerie. Tutto sembra andar bene finche’ giunge anche qui l’onda della crisi: ordini in calo, difficolta’ di accesso al credito, spietata concorrenza dalla Cina. Cosi’ si trovera’ sempre piu’ in difficolta’ a tenere a galla l’azienda e a mantenere la promessa ai suoi operai che nessuno di loro avrebbe perso il posto. Messo alle corde finisce per mettersi nelle mani di una finanziaria che si rivela essere una banda di usurai. Il risultato: azienda pignorata dalla banca e villa di famiglia venduta per saldare i debiti. I nervi cedono e Mario pensa al suicidio. Un maresciallo decide di vederci chiaro e di scoprire chi ha tramato contro di Lui. Una storia amara dove’ pero’ non mancheranno i toni della commedia, gli equivoci. Insomma si riflette e si ride anche’. E gli altri protagonisti di Casa & Bottega? ‘Renato Frassica e’ il fratello di mia moglie, Anna Galiena: una famiglia piena di sorprese’.
Come vive questo rientro in casa Rai: ‘Con serenita’. Faccio l’attore da tanti anni, non mi spaventa. Non ho mai smesso di recitare, mi sono dedicato in questi anni molto al teatro. Con Cochi partiremo presto per una nuova tournee’. Oggi la comicita’ segue i suoi tempi, al cinema il pubblico preferisce i giovani comici, che io difendo a prescindere. Anche se per loro oggi ci sono piu’ possibilita’ di arrivare al successo. Io sono partito da una cantina facendo spettacoli improvvisati. La gavetta vera, ho conosciuto la fame. Non ho mollato, poi il successo e’ arrivato, mi considero un uomo fortunato a 70 anni’. Si sente un precursore dei tempi: ‘No, ma con Cochi abbiamo inventato un nuovo tipo di comicita’ surreale, che prendeva in giro il costume degli italiani e anche noi stessi. La nostra comicita’ giocava sulle stonature della realtà’.
Nel 1974 Pozzetto debutto’ al cinema con Per amare Ofelia, da protagonista nei panni di un giovane industriale affetto dal complesso di Edipo, porto’ sul grande schermo una comicita’ fatta di silenzi straniati, sguardi fissi e gesti impacciati assolutamente innovativa per l’epoca, frutto della sua esperienza cabarettistica in coppia con Cochi Ponzoni, a sua volta in qualche modo figlia del teatro dell’assurdo di Ionesco e di un umorismo surreale e nonsense alla Campanile.
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