Tramonta il "modello Reggio". Dopo dieci anni a guida centrodestra, il Comune di Reggio Calabria torna al centrosinistra. E lo fa in continuita’ con quell’ultima esperienza nel segno di Giuseppe Falcomata’, figlio di Italo, che governo’ la citta’ dal 1993 al 2001, in quella che fu la "primavera reggina" conclusasi traumaticamente con la sua morte per leucemia. Il trentunenne democrat renziano ha "asfaltato" – termine caro al premier, che lo ha chiamato per congratularsi – gli avversari ottenendo il 60,99% dei consensi, piu’ del doppio del suo contendente di centrodestra, Lucio Dattola, al quale non e’ bastato riunire sotto la stessa insegna Forza Italia e Nuovo Centro Destra. Presidente della Camera di commercio reggina, rieletto da pochi giorni nella carica, ha ottenuto il 27,33%.
Le elezioni – contraddistinte da un calo dell’affluenza di 10 punti rispetto alle comunali del 2011 – evidenziano anche il ‘flop’ del Movimento 5 Stelle, crollato dal 28,4% delle politiche del 2013 e dal 21,2% delle europee del maggio scorso ad un misero 2,49% che relega il suo candidato Vincenzo Giordano al quarto posto.
Che Falcomata’ avrebbe stravinto lo si e’ capito sin dai primi scrutini. Gia’ dopo lo spoglio delle schede della prima sezione, il democratico uscito vincitore dalle primarie di coalizione aveva il 60% ed e’ rimasto su quella percentuale ininterrottamente. In nottata, davanti la sua segreteria, si e’ radunata una folla di sostenitori che all’alba hanno potuto dare libero sfogo alla gioia. "Reggio Calabria e’ libera, bentornata primavera", sono state le prime parole da sindaco – ancora in pectore in assenza del dato definitivo – di Falcomata’, a rimarcare quella continuita’ che intende dare con l’azione amministrativa del padre. In citta’, dunque, sorridono gli esponenti democrat, che piazzano il partito al primo posto con il 16,42%. Ma sorride tutta la coalizione, che porta a casa 22 consiglieri su 32. Una maggioranza schiacciante che consentira’ al centrosinistra di avere ampi margini di manovra nel governo della citta’.
Di tutt’altro umore gli esponenti del fronte opposto, con Forza Italia che segna un risicato 8,41% e giunge terza ed il Nuovo Centro Destra che porta a casa il 3,23%. Nel centrodestra ha di che sorridere, invece, l’artefice e fautore del "modello Reggio" uscito sconfitto, nel suo complesso, dalle urne. L’ex sindaco ed ex Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, infatti, piazza la lista di cui e’ stato ispiratore al secondo posto, con il 9,46%. Un risultato di rilievo in assoluto e anche relativo, se rapportato al risultato del Ncd, partito di cui Scopelliti formalmente fa ancora parte, ma vissuto negli ultimi mesi da separato in casa dopo il risultato personale deludente ottenuto alle europee che ha creato non poche frizioni con il coordinatore regionale Antonio Gentile e con lo stesso leader Angelino Alfano. Adesso, incassati i complimenti dei vertici nazionali del partito venuti da Lorenzo Guerini e Matteo Orfini e lasciato passare giusto il tempo della festa, per Giuseppe Falcomata’ comincera’ il duro confronto con i problemi di una citta’ in crisi, segnata dallo scioglimento per contiguita’ mafiosa e da un buco di bilancio quantificato in circa 170 milioni, ma per molti ancora indefinito nella sua reale portata. E non a caso il giovane sindaco si e’ imposto, come primo atto della sua legislatura, "un’operazione trasparenza sui conti, per dire qual e’ la realta’ dei fatti".
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