E’ iniziata la pesca al tonno rosso che durera’ fino al 24 giugno prossimo. Il totale della pesca non dovrebbe superare le 7.548 tonnellate, cosi’ come stabilito dalla Unione Europea per la pesca nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo. I Paesi interessati sono: Spagna, Francia, Italia, Grecia, Portogallo, Malta e Cipro.
La pesca del tonno rosso, specie a rischio estinzione, e’ regolata dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) di cui l’UE e’ parte contraente insieme ai suoi Stati membri. In occasione della riunione annuale nel novembre 2012, l’ICCAT ha adottato un piano pluriennale rafforzato di ricostituzione dello stock di tonno rosso che promuove la gestione sostenibile dello stesso e introduce una serie di nuove misure di controllo.
Un programma d’ispezione e di controllo, che coinvolge un numero importante di ispettori, navi e aeromobili di sorveglianza, coordinati dall’Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA) e dagli Stati membri interessati. La Commissione europea monitora inoltre le catture e analizza regolarmente i dati forniti dal sistema di controllo dei pescherecci (un sistema di controllo satellitare), al fine di garantire che tutte le regole, soprattutto le quote delle singole navi, siano pienamente rispettate.
Non sarebbe piu’ utile e semplice sospendere la pesca per 5 anni, evitando cosi’ costosi sistemi di controllo a carico del contribuente europeo? I tonni ringrazierebbero, considerato che se non mangiamo tonno rosso per 5 anni nessuno di noi morira’.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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