Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, parla sulla Stampa: "In molti Paesi d’Europa le retribuzioni dei parlamentari sono più alte" che in Italia. "Faccio politica da quando avevo 14 anni e la farei anche gratis: per quanto mi riguarda, si riducano gli stipendi, anzi, meglio, si riduca subito il numero dei parlamentari". Poi aggiunge: "Sapete che stipendi girano? Ci sono figure apicali che prendono un milione, un milione e mezzo.
Ricordo male o c’erano membri di governo, provenienti dalla pupplica amministrazione, in dubbio se accettare l’incarico visti i tanti soldini a cui rinunciavano? Se si parla di austerità devono diventare austeri in parecchi. In Italia c’è un numero sterminato di persone che guadagnano cifre folli".
Il capogruppo di Fli alla Camera Benedetto Della Vedova, al Messaggero dice: "Non sono dalla parte di quanti difendono e hanno difeso ad oltranza certe situazioni che andavano assolutamente chiarite. Detto questo, credo che esistano i furbi della casta, ma anche gli opportunisti anti casta". Un altro esponente del Terzo Polo, il Presidente Udc Rocco Buttiglione, intervistato da Repubblica aggiunge: ‘Io dico tagliate tutto quello che volete, i parlamentari devono dimostrare che hanno a cuore solo l’interesse del Paese. Se per recuperare prestigio dobbiamo dare tutto, diamo anche tutto", ma poi aggiunge: "I dati della Giovannini non sono il massimo dell’esattezza scientifica e richiano di dare forza a una campagna che dicredita il Parlamento".
Sul Corriere della Sera intervengono Altero Matteoli e Ugo Sposetti. Il politico pidiellino dice: "La retribuzione è alta perché quello del parlamentare non è un lavoro sicuro". E l’esponente del Pd: "Dopo Mani Pulite è arrivato Berlusconi. Dopo questa campagna sugli stipendi dei parlamentari chi arriverà?.
Qual è l’obiettivo, un Paese senza partiti e senza Parlamento?".
Antonio Mazzocchi, questore della Camera (Pdl), al Messaggero invece sottolinea: "Noi guadagniamo meno degli altri. E paghiamo più tasse di tutti. La verità è che si vuole penalizzare la politica e appaltarla ai ricchi".
Anche Mario Pepe, ex Responsabile ed ex Pdl, sollecitato da Repubblica spiega: "Va bene limitare i viaggi, cambiare i vitalizi, quelli sono degli abusi, ma qua è una vendetta, una mortificazione. Se pretendono che un parlamentare guadagni come un operaio, allora lo dicano".
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