Davide Vannoni, fondatore di Stamina, potrebbe decidere il patteggiamento nel processo che lo vede coinvolto davanti al gup torinese Potito Giorgio assieme ad altri 12 imputati, per le infusioni di cellule staminali su pazienti affetti da malattie neurodegenerative. "Non escludiamo nulla, ma decideremo alla fine anche in relazione alle altre posizioni processuali", hanno dichiarato i suoi legali, Liberio Cataliotti e Pasquale Scrivio, al termine dell’udienza di questa mattina.
Secondo quanto si apprende, sarebbero gia’ stati avviati contatti in questa direzione con la procura di Torino.
Ricordiamo che Vannoni e’ accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, e somministrazione di farmaci imperfetti. L’arringa dei suoi legali e’ prevista al termine di tutte le altre, il prossimo 3 febbraio. A processo con Vannoni, tra gli altri, il suo braccio destro Marino Andolina, Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, la biologa Erica Molino, Carlo Tomino, componente dell’Aifa (Agenzia Italiana per il Farmaco) e quattro dei medici degli Spedali Civili di Brescia: Ermanna Derelli, ex direttrice sanitaria, Fulvio Porta, direttore di struttura, Carmen Terraroli, membro della segreteria scientifica del Comitato etico del Civile, e Arnalda Lanfranchi, dirigente di Sezione.
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