Una autobomba è esplosa vicino al Parlamento di Mogadiscio, in Somalia, uccidendo quattro persone. L’attacco è stato rivendicato dalla setta islamica radicale al-Shabab. Il capitano Mohammed Hussein riferisce che il veicolo è stato fatto detonare a un posto di blocco, quando è stato fermato dai soldati somali.
Gli attacchi contro i membri del Parlamento sembrano essere una nuova strategia di al-Shabab, per colpire quello che è visto come un nuovo pilastro della democrazia nel Paese. I militanti somali si sono detti anche responsabili dell’omicidio di un deputato e della sua guardia di sicurezza, durante un attacco da auto in corsa questa settimana. Il gruppo in precedenza ha colpito il personale delle Nazioni unite, ufficiali del governo e peacekeeper delle Nazioni unite.
Le persone uccise erano soldati e abitanti di un campo rifugiati vicino al posto di blocco. Nell’esplosione sono rimasti feriti sette bambini. I soldati al posto di blocco avevano ordinato all’autista dell’autobomba di uscire dall’auto per un controllo, quando questi ha fatto detonare gli esplosivi. In Parlamento era in corso un incontro al momento dell’attacco, ma al-Shabab non ha precisato quale fosse il suo obiettivo.
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