Scintille al confine fra Siria e Turchia all’indomani dell’accordo fra Usa e Russia sulle armi chimiche che allontana l’ipotesi di un intervento occidentale: un elicottero militare siriano penetrato secondo Ankara nello spazio aereo turco e’ stato abbattuto dai jet della Mezzaluna. Secondo il vicepremier di Ankara Bulent Arinc l’elicottero, un MI-17, e’ penetrato per due chilometri nello spazio aereo turco nella provincia di Hatay. I caccia turchi si sono alzati in volo dalla base di Malatya, lo hanno ”ripetutamente avvertito”, stando a Arinc, e poi abbattuto.
Il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu, ha detto che la Turchia fornira’ al Consiglio di sicurezza dell’Onu e ai membri della Nato informazioni sull’abbattimento dell’elicottero siriano. In un primo tempo la stampa turca aveva affermato che l’MI-17 era stato abbattuto dai ribelli a 400 metri dal confine turco, vicino al villaggio di Guvecci. Secondo Zaman online i due piloti, che si erano lanciati in paracadute prima dell’esplosione in volo, sarebbero stati catturati e uccisi a terra dai ribelli. Una notizia che non ha potuto essere confermata. Arinc ha invece confermato che il velivolo militare e’ effettivamente caduto in Siria. La fascia di territorio lungo il confine dalla parte siriana e’ controllata dai ribelli dell’Esercito siriano libero (Esl) e dai jihadisti di Al Nusra, vicini ad Al Qaida. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan si e’ schierato al fianco dei ribelli sunniti contro l’ex-amico Bashar al Assad dall’inizio della crisi. L’opposizione turca lo accusa di appoggiare anche i gruppi jihadisti, come il Fronte Al Nusra, affiliato ad Al Qaida Erdogan e’ da tempo anche uno dei principali sostenitori di un intervento internazionale contro Assad e si e’ detto pronto a partecipare a ”qualsiasi coalizione” per fare cadere il regime di Damasco.
La stampa turca parla di una forte frustrazione di Ankara dopo che l’ipotesi di un attacco ‘punitivo’ a guida Usa contro le forze siriane si e’ allontanato con l’accordo raggiunto fra Mosca e Washington. Secondo Hurriyet la Turchia preme sugli Usa per un ”piano B” che preveda un intervento militare se Damasco non si atterra’ rigidamente ai dettagli del piano di consegna delle armi chimiche. Nelle ultime settimane, in vista di un attacco pilotato dagli Usa contro Damasco la Turchia ha inviato rinforzi sul confine, uomini, blindati, caccia e anche batterie di missili Stinger. L’incidente dell’elicottero ricorda quello dell’abbattimento da parte della Siria di un caccia turco nel giugno 2012, accusato da Damasco di avere violato il proprio spazio aereo. Una tesi contestata da Ankara. I resti del jet erano stati individuati in mare in territorio siriano. I due paesi erano stati sull’orlo di un conflitto.
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