Sergio De Gregorio, ex senatore del PdL, intervistato dalla Stampa, dichiara: “La decisione del gup accelera la decadenza politica di un uomo che farebbe bene a fare un passo indietro. Silvio Berlusconi dovrebbe capire che è finito il suo tempo". L’ammissione di De Gregorio, di aver ricevuto 3 milioni di euro dal Cavaliere, ha convinto il giudice Amelia Primavera a rinviare a giudizio l’ex premier, insieme al faccendiere Valter Lavitola, per la presunta compravendita di eletti a Palazzo Madama che portò alla caduta del governo Prodi nel gennaio 2008.
"Vorrei potere incontrare Romano Prodi per chiedergli scusa personalmente – aggiunge -. E poi ho scritto una lettera a papa Francesco per chiedergli doppiamente scusa per aver chiesto all’allora sottosegretario di Stato, monsignor Parolin (oggi segretario di Stato, ndr) di concedere udienza al capo del governo di Hong Kong per fini così ignobili, dovendo i cinesi di Hong Kong non dare corso alla rogatoria internazionale contro Berlusconi". E aggiunge: "L’ho fatto non solo per i soldi, anche se quei soldi mi servivano maledettamente. Berlusconi era un mito per me. Dal ’94 in poi ho costruito la mia carriera politica per attirare la sua attenzione. Era il leader ideale, ma a distanza di vent’anni posso dire che è stato una delusione, che non è valsa la pena mettere a sua disposizione passione, intelligenza e capacità organizzative".
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