Da nord a sud dell’Italia continuano i controlli sulla sicurezza alimentare. I Nas di Parma e Potenza hanno evitato che 20 tonnellate di alimenti vegetali e carni per un valore di 130 mila euro, finissero sulle tavole degli italiani.
Il Nas di Parma, in particolare, nel Reggiano, ha ispezionato una ditta di conservazioni carni per conto proprio e terzi, sequestrando 5 tonnellate di carne di varie specie conservate in sacchetti di plastica e involucri anonimi senza etichetta, di cui 4 tonnellate scadute da oltre 6 mesi, congelate e detenute in due celle frigorifere, in condizioni igienico-sanitarie precarie.
La carne era priva della documentazione di rintracciabilita’ e, pertanto, di provenienza ed origine ignote nonche’ conservata e lavorata senza le procedure di controllo igienico-sanitario.
Il Nas di Potenza, nel corso di un ispezione ad uno stabilimento di trasformazione del lagonegrese, ha sequestrato oltre 13 tonnellate di alimenti semilavorati di origine vegetale (olive, carciofi, funghi e melanzane in salamoia), in evidente alterazione organolettica, con odori sgradevoli, diffusa presenza di muffe, colore torbido del liquido di conservazione, stoccati in oltre 100 fusti da 120 chili ciascuno, lasciati da diversi giorni in un piazzale all’aperto ed esposti alle alte temperature estive e ai parassiti che ne hanno accelerato il processo putrefattivo.
Gli alimenti sequestrati, se sottoposti a non consentite procedure di lavaggio, avrebbero potuto essere immessi a basso prezzo sul mercato delle conserve sott’olio con pericolo per la salute del consumatore.
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