In molti prevedevano che con l’uscita di Silvio Berlusconi dal Parlamento la sinistra ed alcuni conduttori televisivi superpagati, che sfogavano il loro livore e partigianeria attraverso il piccolo schermo, si sarebbero trovati spiazzati e con la paura di restare senza lavoro. Per questa ragione si stanno formando varie parrocchie, l’una contro le altre armate, che da mattina a sera si scannano senza concludere nulla ed anche i sindacati, oltre ad attaccare il premier, organizzano scioperi.
La legge Merlin aveva chiuso i "bordelli" e questa sinistra impunemente li ha riaperti, l’unica differenza è che quelli esistenti prima della "famosa" legge non costavano nulla allo Stato ed in più evitavano lo schifo che ora invade le periferie delle città e non solo.
Ad onor del vero anche a destra si stanno dando da fare per aprire tale attività, ma hanno la scusante di tutti gli attacchi ricevuti, iniziando dal Colle, dai partiti avversari e dalla magistratura.
La batosta maggiore però l’hanno avuta quei personaggi televisivi che, tronfi e saccenti, enunciavano qualsiasi cosa a danno di Berlusconi senza minimamente riflettere se corrispondesse alla verità. Il loro unico obiettivo era sparlare di Berlusconi ed ora che Berlusconi è privo di agibilità politica sembrano dei cani bastonati con indici di ascolto ridicoli. Totò direbbe: "non sono più vincoli, ma sparpagliati".
Da qualche giorno, però, sia la sinistra che i personaggi sopracitati hanno iniziato a sperare per il futuro, in quanto la Corte dei diritti di Strasburgo ha accolto la richiesta presentata dai legali difensori dell’ex premier sul processo per frode fiscale. Da notizie, non prive di fondamento, sembrerebbe che i capi corrente della sinistra, sindacati e certi conduttori televisivi stiano organizzando in gran segreto, perché ne andrebbe della loro faccia, dei pellegrinaggi, da fare a piedi scalzi e con un macigno sulle spalle, a Lourdes, a Santiago de Compostela ed a Gerusalemme affinchè Strasburgo dia ragione a Berlusconi e che la nostra magistratura rifaccia il processo ed assolva l’uomo di Arcore. Soltanto così torneranno tutti coesi e troveranno qualcosa per lavorare, non perchè uniti da un ideale o perchè tornati intelligenti, ma solo perchè uniti dal livore che hanno nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio.
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