"Mi interessava capire se c’è spazio per i nostri imprenditori". Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega nord, in un’intervista a ‘La Stampa’ commentando il suo viaggio in Nord Corea insieme al senatore Antonio Razzi. "I nordcoreani hanno bisogno di tutto – ha proseguito – nell’agricoltura, nell’edilizia, nella cantieristica, ovunque".
Sulla possibilità di sviluppo di future relazioni con il Nord Corea ha detto: "Con noi c’erano due talent scout di squadre di calcio che faranno venire in Italia una decina di ragazzini. E una delegazione nordcoreana arriverà entro metà settembre per continuare il dialogo. Nell’interesse del mondo".
Anche Salvini, come Razzi, pensa che la Corea del Nord sia come la Svizzera? “Per la pulizia, certamente: non c’è una cartaccia per terra. Ma io preferisco la libertà sempre e comunque”. E viaggiare con Razzi com’è? “Non lo conoscevo, ma è simpatico. Anche se politicamente siamo lontani: io non ho mai cambiato partito”.
Salvini non vivrebbe mai, in ogni caso, in Corea del Nord: “Sono nato, vivo e morirò a Milano. Però lì ho fatto un’esperienza che consiglio a tutti i suoi lettori”, ovvero “cinque giorni senza telefonino, senza Internet, senza Facebook, senza Twitter. In pratica, il paradiso”.
Discussione su questo articolo