Alfio Marchini non ha in programma alcun vertice con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini per un loro appoggio alla sua candidatura a sindaco di Roma. "La gente non ne puo’ piu’ di queste cose da vecchia politica – ha detto intervenendo a Radio Cusano Campus – Il mio vertice e’ domani pomeriggio in piazza del Campidoglio, dove ci troveremo tutti quanti insieme per cominciare a lavorare concretamente. I romani vogliono qualcuno che si rimbocchi le maniche per il bene di Roma, per dar vita, tra le altre cose, anche a una grande riorganizzazione della macchina burocratica amministrativa".
Ma Salvini e’ sincero nel suo nuovo amore per Roma? "Gia’ passare dallo slogan ‘Roma ladrona’ a ‘Io amo Roma e tu?’ e’ un fatto importante. Aver fatto si’ che un movimento come quello della Lega, che si e’ sempre caratterizzato nell’indicare Roma come coacervo di grandi mali, ora guardi con interesse alla Capitale e’ un aspetto positivo. Se c’e’ cattiva o buona fede – ha concluso Marchini – lo si verifichera’ con i fatti e non con i proclami elettorali, anche perche’ in questi due anni in cui sono stato in Consiglio comunale di gente che ama veramente Roma ne ho vista ben pochina, per cui prima di dare la croce addosso o esaltare qualcuno bisogna aspettare la prova dei fatti e ascoltare le priorita’ dei cittadini".
"C’e’ un’emergenza sicurezza a Roma. Non va strumentalizzata a fini elettorali, ma non possiamo neanche continuare ad ignorarla. Al primo posto di una eventuale agenda dobbiamo mettere la sicurezza dei cittadini".
Commentando lo stupro subito da una ragazzina di 15 anni nei pressi di piazzale Clodio, Marchini ha detto la sua su quella che considera una vera e propria emergenza sicurezza: "Nessuno ha voglia di strumentalizzare un dramma del genere, pero’ c’e’ una oggettiva insicurezza oggi a Roma. Non puo’ essere solo colpa del sindaco, ma bisogna mettere al primo posto nell’agenda della Capitale il tema della sicurezza. Avremo davanti a noi mesi complessi, tra problemi di immigrazione, problemi legati agli attentati terroristici, se poi ci mettiamo insieme i campi rom e tutto il resto ci rendiamo conto quanto il tema della sicurezza debba essere fondamentale per Roma. Alla sicurezza in questi due anni non si e’ data la giusta rilevanza. Non e’ pensabile oggi che ci siano borseggi continui in metropolitana, che si abbia paura di prendere un taxi, che i tassisti stessi abbiano paura di lavorare. La priorita’ per chi deve governare e’ far sentire sicuri i cittadini. Una priorita’ tradita dall’amministrazione fino a questo momento".
"Io ho parlato piu’ volte del poliziotto di quartiere – ha aggiunto Marchini a Radio Cusano Campus – E poi bisogna iniziare a ragionare in termini mutualistici di collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Ronde? Non le chiamerei cosi’. Passeggiate per la legalita’? Bisogna fare attenzione alle definizioni, il nome e le modalita’ vanno trovate insieme alle forze dell’ordine, da loro bisogna capire come possono i cittadini dare una mano in tema di sicurezza".
Tema sicurezza che e’ particolarmente caro anche a Matteo Salvini… "Non solo a lui, tutti i romani vogliono sentirsi sicuri. Penso a chi torna la sera, a chi prende la metro, a chi all’Eur deve fare il tour tra papponi e prostitute, o al centro storico, in cui spesso capita che turisti e cittadini vengano assaliti. Bisogna far passare un messaggio chiaro: tolleranza zero per chi delinque. Chi viene a Roma deve sapere che siamo accoglienti ma inflessibili sui temi della convivenza civile. Stiamo presentando anche un disegno di legge per evitare il fenomeno dell’accattonaggio, perche’ le forze dell’ordine hanno bisogno degli strumenti legislativi giusti per poter lavorare al meglio. Bisogna ripartire dai quartieri. Ogni romano sente il proprio quartiere come una casa. Bisogna coinvolgere i cittadini, ascoltarli, comprenderne le esigenze e le priorita’" ha concluso Marchini.
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