"La cosa più importante di questi giorni è il fatto che al di là di certi accordi a due poi esiste un Parlamento, dove si discute e si prendono decisioni: al di fuori di ogni logica di scambio". Lo afferma il senatore di Ncd Gaetano Quagliariello, in una intervista al Mattino, nella quale sostiene che il patto del Nazareno è stato ridimensionato.
Secondo Quagliariello "la riforma innanzitutto muta profondamente l’assetto del bicameralismo. Attenzione, noi non stiamo lavorando ad una diminuzione del Senato. Piuttosto stiamo colmando una dimenticanza del legislatore che, nel 2001, aveva finito con l’assegnare alle Regioni poteri più ampi addirittura dei land tedeschi. Questo ha generato un conflitto tra Stato e Regioni dalle conseguenze gravissime da un punto di vista economico. Ora si cambia verso: andiamo incontro ad un bicameralismo differente, nel quale c’è una Camera politica e un’ altra rappresentativa delle autonomie".
Secondo l’ex ministro "non è concepibile un Senato non elettivo accanto ad una Camera di ‘nominati’. Però, evidentemente, se finalmente si apre alle preferenze il ragionamento cambia. E’ quello che chiedevamo". Inoltre "è giusto rivedere le soglie di sbarramento dei partiti al ribasso e sinceramente trovo assurdo che l’opposizione non colga la grande opportunità: in particolare i Cinque Stelle".
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