"Il Paese e’ in una situazione difficile, stretto fra lo spettro della recessione e il guado delle riforme. E al premier Matteo Renzi rivolgo una domanda non retorica, anzi eminentemente politica: quante maggioranze ha?". Cosi’ il presidente dei Popolari per l’Italia Mario Mauro in un’intervista al quotidiano L’Avvenire.
"Non si puo’ – ha spiegato Mauro – gestire la ripresa del Paese e l’ordinaria azione di governo, nata a inizio legislatura sotto il crisma della grande coalizione, con una prima maggioranza per fare il lavoro duro sulle misure economiche e poi ricorrere a una seconda maggioranza, basata sull’asse Pd-Fi, per disegnare scenari costituzionali e istituzionali. E si potrebbe parlare pesino di una ‘tripla’ maggioranza se si considerano le finte aperture fatte al M5S di Grillo. Se poi, se a cio’ aggiungiamo la complicazione della scrittura di una legge elettorale che sembra precludere spazi di pluralismo, con una soglia troppo bassa per aggiudicarsi il maggior numero di seggi nella futura Camera, diventa chiaro che non si puo’ andare avanti cosi’. Se la volonta’ del premier – ha aggiunto Mauro – e’ quella manifestatasi finora e’ piu’ giusto che faccia maggioranza con Forza Italia anche per cio’ che riguarda l’attivita’ di governo. La logica della grande coalizione apparteneva a questa legislatura ed e’ venuta meno per le vicende legate alla decadenza di Silvio Berlusconi. Ma ora che il clima e’ cambiato – ha concluso Mauro – sarebbe un atto di responsabilita’ per Forza Italia rientrare in maggioranza. Perche’ lo scenario economico e’ tale da richiedere misure di impronta liberale e la presenza di Fi rafforzerebbe tali istanze, per ora garantite solo dai partiti centristi".
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