"Non c’è stato nessun clima da resa dei conti interno al M5S, anzi, il dialogo su legge elettorale e riforme non è chiuso". Lo spiega il senatore grillino Mario Giarrusso in una intervista a Repubblica nella quale sottolinea riferendosi al Pd: "Noi attendiamo sempre delle risposte da loro. Abbiamo fatto proposte precise: il Senato elettivo, la riduzione di entrambe le camere, alcuni punti su immunità e incandidabilità, solo per dire le cose principali. Ma ripeto, se il loro obiettivo è chiacchierare e basta non serve a nulla", "lasciamo aperte tutte le strade contro una riforma sbagliata nel merito e poi nel metodo".
Assicura che non c’è stata alcuna sconfessione dell’operato del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: "Ci mancherebbe. Le dirò di più: la discussione è stata aperta e con molti interventi, ma non ce n’è stato neanche uno critico nei suoi confronti. Di Maio ha avuto una grande pazienza, ce l’ha messa tutta, ne siamo consapevoli. E Grillo gli ha riconosciuto la stessa stima". E aggiunge: "Il premier ci ha fatto solo perdere tempo in chiacchiere, parla di dialogo e poi mette la tagliola. Dimenticandosi che qui in ballo c’è tutto l’impianto democratico, non una legge qualsiasi. Quando Grillo si incontrò con il presidente del Consiglio dissero che era andata male per colpa del suo carattere. Di Maio per caso ha un brutto carattere? Non mi pare".
Anticipa quindi che "stiamo pensando di organizzare una grande manifestazione in difesa della Costituzione. Dobbiamo decidere se prima o dopo l’8 agosto, e anche dove, come. Non per forza la faremo a Roma e non vogliamo che sia la tipica adunata di partito. Sui tempi comunque dipende più che altro da una questione logistica, noi senatori saremo impegnati in aula fino all’ultimo, allora bisogna conciliare le cose, se stiamo in piazza non stiamo in aula. Comunque Grillo ci ha caricati e incoraggiati a dovere, lui voleva farla dopo l’8 ma dopo a giochi fatti non sarebbe servita".
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