Matteo Renzi, in visita al Cern di Ginevra, ha invitato la platea degli scienziati del centro di ricerche nucleari a "guardare il futuro con po’ di ottimismo". “L’Europa è una nostra creatura, non è la nostra matrigna", "il lavoro che fate qui dentro – ha proseguito il premier – è un modo per dimostrare che l’Italia non è soltanto passato. Al Cern c’è l’Europa che funziona, che ci piace, che profuma di futuro".
E’ un messaggio di ottimismo quello che il presidente del Consiglio ha lanciato nel corso del suo incontro con i ricercatori del Cern. "Viviamo un tempo nel quale ci raccontano il futuro tutto e soltanto negativo. Non sto dicendo che dovete guardare i talk show, non ve lo auguro nella vita. Ma il racconto di noi stessi è sempre centrato sulle cose che non vanno e le cose che funzionano non sono valorizzate a dovere. Sia chiaro, le cose che vanno cambiate vanno cambiate col machete, non col fioretto".
"Quanto fatto al Cern – ha aggiunto – e’ il punto piu’ avanzato nel mondo e dimostra che qui c’e’ una Europa inclusiva, larga, aperta ai contributi di Stati Uniti, Russia e Cina, che ha il coraggio di costruire un domani fatto di curiosita’ e non di paure. Dobbiamo smettere di autoflagellarci e valorizzare quanto di bello il nostro paese riesce a fare nel mondo. Coraggio, Italia”.
"L’Italia contribuisce per l’11% al budget del Cern, potra’ fare di piu’ nei prossimi anni: questo e’ l’impegno che voglio prendere oggi e il ministro Giannini è già incaricata di lavorarci".
"Sto per andare a Bruxelles per l’ennesimo dibattito sul futuro dell’Europa, perchè c’è l’emergenza Grecia. Tutti abbiamo a cuore questo Paese ed è giusto si affronti l’emergenza greca, ma c’è un problema ancora più grande: che tipo di Europa vogliamo fare". "Abbiamo di fronte l’emergenza Grecia da affrontare, ma l’Europa che dobbiamo costruire ha bisogno di tutta la nostra forza e passione perchè deve essere un’Europa politica e non solo economica o dei numeri".
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