"La capitale d’Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si puo’ fare. A condizione di volerlo", "Ignazio Marino sa che il Partito Democratico sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il Governo e’ pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non fara’ mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini". Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in una lettera al Messaggero sulle polemiche sulla gestione del Comune di Roma.
"Da qualche giorno una parte rilevante dei mezzi di comunicazione attende dalla Segreteria Nazionale del PD una parola definitiva sul caso Roma – scrive Renzi nella lettera -. Si dice: tocca a Largo del Nazareno – o addirittura a Palazzo Chigi – decidere il futuro del Campidoglio. Ho fatto il Sindaco per cinque anni in una delle citta’ piu’ belle del mondo, in una delle citta’ piu’ importanti d’Italia. Conosco la fatica ma anche l’emozione di girare in mezzo alla tua gente, di discutere con i residenti di un quartiere o di una periferia, di vivere insieme momenti di dolore e di gioia. Avere la responsabilita’ per qualche anno di fare il primo cittadino ti insegna che e’ l’ultimo cittadino quello piu’ importante. E che nessuno – ne’ il tuo partito, ne’ il tuo governo – puo’ sostituirsi a te nel rapporto con il tuo popolo. Questo e’ il bello dell’elezione diretta: hanno scelto te, non puoi far governare un altro".
"Roma ha eletto un Sindaco, appena due anni fa. A lui oneri e onori. Il PD capitolino, ben guidato in questa fase di commissariamento da Matteo Orfini, ha un obiettivo unico e semplice: dare una mano a Roma. Non ci interessa puntellare una Giunta, fare un rimpasto, scambiare poltrone: ci sta a cuore Roma, la sua bellezza, il suo futuro che puo’ essere affascinante e ricco di stimoli – sottolinea il premier -. Ma che al momento sembra cosi’ lontano, stropicciato da polemiche senza fine. In queste ore Roma occupa le pagine dei media internazionali per l’incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. La capitale d’Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si puo’ fare".
"A condizione di volerlo – aggiunge il segretario del Pd -. E di essere all’altezza di una sfida da vertigini. Molto dipende da chi ha avuto il grande onore di rappresentare la Capitale nel mondo. Ignazio Marino sa che il Partito Democratico sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il Governo e’ pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non fara’ mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini. Tocca a lui pero’ presentare progetti credibili e concreti dalla visione strategica fino alle buche per le strade o alla pulizia dei tombini quando piove: da Sindaco so che la qualita’ di una buona amministrazione si vede anche e soprattutto da questi che non sono dettagli".
"Decida l’Amministrazione Comunale su quali progetti coinvolgere i cittadini e chiamare a raccolta le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, il cui Presidente gia’ in piu’ occasioni si e’ mostrato sensibile e attento. Tocca al Sindaco, adesso, nessuno puo’ sostituirsi. Se ne sara’ capace, avra’ il nostro appoggio – aggiunge il presidente del Consiglio -. Noi ci siamo. Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate. Purche’ dal Comune arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la citta’ vorra’ proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il Sindaco dia un segnale! E si interrompano una volta per tutte le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata – conclude Renzi -. E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita. E i suoi abitanti – cosi’ pacificamente invasi dalla gloria e dalla bellezza del passato – si meritano un futuro all’altezza dei propri sogni piu’ belli".
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