Salvini "ha fatto una scelta precisa che nel nostro Paese non e’ mai andata oltre una certa percentuale, importante ma affatto vincente, una buona rappresentanza destinata a restare ben lontana dal governo, ecco. Ora si tratta di aprire e definire un cantiere, un percorso, destinato al contrario a coinvolgere la stragrande maggioranza degli elettori moderati che e’ rimasta a casa. Se lui sara’ della partita, con lungimiranza, bene. Altrimenti…". Lo dice Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, in una intervista a ‘Repubblica’.
"Intanto – prosegue – abbiamo vinto in Liguria e abbiamo conteso la presidenza al centrosinistra in due regioni quali Umbria e Campania. Chi ha preventivato la morte di Forza Italia ha sbagliato i suoi calcoli. Il renzismo come categoria della politica e’ gia’ tramontato, i due candidati che al premier piu’ di altri rispondevano, Moretti e Paita, hanno avuto risultati disastrosi. Il Pd ha perso due milioni di voti". Per quanto riguarda Berlusconi, spiega ancora Romani, "e’ imprescindibile" la sua presenza "anche nel ruolo di regista, di padre nobile, di king maker".
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